Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa da Glasgow, in preparazione della sfida di domani sera contro i Rangers, valida per la seconda giornata del girone A di Champions League. Il Liverpool invece affronterà l'Ajax ad Anfield Road. Focus del suo intervento la fortuna di giocare in uno stadio blasonato come quello scozzese, unitamente all'assenza dei tifosi e alle novità di formazione.
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Spalletti: “Conosco i miei calciatori, in Champions danno qualcosa in più. Sul turnover…”
Le parole di Spalletti
Di seguito l'intervento integrale del tecnico:
"La preparazione è cambiata in vista di questa partita perché abbiamo avuto un allenamento in più. Per questa gara è tanta roba, anche per capire chi aveva giocato come aveva smaltito le fatiche della gara contro lo Spezia. Bisogna farsi trovare pronti in un grande stadio come questo, che ha una storia importante. Ci sarà un bel clima".
Sulla partita di domani
"Innanzitutto bisogna fare le condoglianze alla nazione (al Regno Unito ndr) per quello che è successo. Quando si gioca qui le alternative sono poche: loro riescono ad essere pressanti con i giocatori, con l'ambiente, con lo stadio, con l'emotività e il fisico. Saranno tante le cose a cui badare, ma ormai conosco abbastanza bene i miei calciatori e ho visto tanti segnali positivi da un punto di vista di ricerca e di essere disponibili a mettere in mostra le proprie qualità in ogni contesto possibile. Li vedo sicuri, convinti e tranquilli di poter giocarsi la partita anche in una situazione di questo tipo".
Sul girone
"Questo è un gruppo per i sentimentali del calcio, perché ci sono club storici. Queste competizioni non capita spesso di viverle e di giocarle, per cui essere quelli che vanno in questi stadi di questo gran blasone è una felicità in più, un vantaggio in più. Questo ho pensato quando ho visto per la prima volta il girone capitatoci".
Sui Rangers e il momento negativo
"Loro subiscono differenza tra casa e trasferta, perché come si diceva prima il clima che c'è qui è unico e ti spinge moltissimo. Tutti i giocatori che hanno giocato qui testimoniano che di fronte a questo stadio è impossibile essere normali, mediocri. Mi aspetto una reazione superiore dai Rangers rispetto alle difficoltà avute nelle ultime giornate".
Sulle trasferte difficili
"Glasgow come Firenze? Anche l'anno scorso abbiamo giocato partite in cui questa pressione poteva arrivare, proprio numericamente per i tanti tifosi sugli spalti. Se noi useremo le stesse armi dei Rangers perderemo, perché in quello sono bravissimi. La foga ci sarà, il clima sarà importante. La velocità dell'attaccare-difendere-ricomporre sarà molto elevata, lo sappiamo e siamo pronti. C'è solo un modo per modellare questo tipo di vampate dentro la partita, ovvero tenere palla e dire ora si fa ciò che voglio io".
Su Simeone
"Domani ci vogliono cose differenti rispetto alla gara contro lo Spezia, dove Raspadori era più adatto e ha corso di più di alcuni centrocampisti. Non si perde niente né con l'uno né con l'altro, magari con Giovanni si riesce ad attaccare più volte la profondità perché quello è il suo mestiere. Gli piace attaccare la linea, anche se dovesse andare oltre la tribuna lui va sempre alle spalle del difensore (ride, ndr). Lui è forte perché ha entusiasmo, ha voglia di prendere tutto ciò che gli si dà. Ogni volta che sta per entrare e si avvicina alla panchina sembra che non voglia neanche le indicazioni tattiche, vuole solamente entrare e guadagnare anche quei 30 secondi lì. Quando un giocatore è così viene tutto più semplice..."
Sul turnover
"Se farò dei cambi? Dipende dal suo pensiero (ride, ndr). Le partite sono ancora poche anche se così ravvicinate, noi siamo stati fortunati perché poi abbiamo calciatori che si sono sempre fatti trovare pronti. Ci hanno dato contributo dal punto di vista del gioco e ci hanno risparmiato alcuni che volevamo usare di più. Se già si inizia a sentire la fatica... quando un calciatore gioca tutta una partita ciò che dà veramente fastidio sono gli ultimi 20 minuti: son quelli che se giochi sul tossico ti restano delle scorie. Noi però bene o male abbiamo cambiato tanto e abbiamo la sicurezza e la convinzione che questo tipo di partite qui diano qualcosa di più a tutti".
Sulla chiusura del settore ospiti
"Quella è la vera penalità che noi avremo domani durante la partita. Non poter fare il turnover coi nostri tifosi... però poi si avrà la possibilità di vederli attraverso le telecamere tutti appesi alla TV per poter entrare più dentro possibile, essere al fianco dei loro idoli. Lo percepiamo questo discorso qui, questo amore. Però averne avuto un numero corretto come sarebbe stato ci avrebbe dato una mano importante. Sappiamo comunque che loro ci guardano, che ci sono".
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