Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa commentando la sconfitta degli azzurri contro l'Empoli in campionato.
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Spalletti in conferenza: “Sogno scudetto finito, il futuro è dopodomani. Mertens da tenere”
Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa commentando la sconfitta del Napoli contro l'Empoli
Spalletti in conferenza
"Per lo scudetto è finito sicuramente, c'è la matematica che lo dice. Quello con dispiacere. Era un sogno coltivato, un'opportunità che ci eravamo creati con lavoro e sacrificio però gli avversari sono stati più bravi di noi. Questa gara mi sorprende, non si vedono molti finali come questo e bisogna parlarne. Sono cose che nel calcio succedono, che una squadra cali di ritmo e intensità, mentre abbiamo trovato un avversario caparbio che ci ha provato sempre. Se non hai una struttura mentale forte, diventa un problema. Non è la nostra partita se arriva la battaglia, a volte si va in difficoltà. Quando succede, è responsabilità dell'allenatore che durante la settimana vede i calciatori e le difficoltà della squadra. Si cerca di tirare fuori i pregi".
Sul futuro
"Il mio futuro è dopodomani, domani ci riposiamo: volevo rimanere qui dalla mia mamma ma torno a Napoli stasera con la squadra. Bisogna sentirsi addosso le responsabilità, tutti si è detto che era una squadra che poteva lottare per il campionato perciò non può esserci questo divario con gli ultimi dieci minuti. Se una squadra lotta per il campionato e l'ho sempre tenuta a manetta dal primo momento in cui sono arrivato, poi se si fa queste prestazioni e si giocano pezzi di partita così, è segno che ho sbagliato qualcosa nel lavoro. Non ci può essere un divario così".
Sui cambi
"Poteva essere fatto certamente qualcosa di diverso, quando non c'è il risultato e il comportamento corretto per quello che si è scelto di fare, chiaro quei cambi son fatti male. Ogni volta che si perde i cambi sono stati sbagliati. La partita aveva preso una certa china, avevo tentato di mettere un centrocampista in più proprio per questo. Abbiamo giocato sempre così, abbiamo messo Zielinski quando avevamo sette-otto partite vinte di fila. Mi chiedevate di levare Insigne perché ormai aveva già firmato il contratto eppure l'ho tenuto lì. Ho messo i calciatori che ci hanno dato tanto nel mettere fieno in cascina. Il problema è la gestione della settimana, se facciamo questi cali. E sono io il responsabile, perché decido io quel che si fa durante la settimane".
Su Mertens
"Si pensava che potesse darci qualcosa in più mettere un centrocampista. Stavamo perdendo qualcosa, ci sono state gare in cui abbiamo vinto 8/9 gare di fila giocando con questi uomini. C'è stato un periodo in cui mi avete chiesto di togliere Insigne dal campo, invece l'ho tenuto sempre. Oggi ho messo giocatori in campo che ci hanno dato dei vantaggi quando si è messo fieno in cascina. Sono io il responsabile, non chi entra a gara in corso. Quando il presidente mi ha chiesto un parere su Mertens gli ho detto che è uno che si può tenere, poi ci sono valutazioni che la società deve fare".
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