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Aggressione Spalletti, Tau Altopascio: “Il tifoso del diverbio non è un tesserato”

Edoardo Riccio

Il comunicato ufficiale diffuso dal club allenato dall'aggressore del tecnico azzurro

Senza ombra di dubbio è stato un episodio vergognoso, turbe, a tratti anche pietoso. In un impianto sportivo si dovrebbe soltanto sostenere la propria squadra, offendere o insultare pesantemente gli avversari è inadeguato, oltre che ridicolo. Spalletti ha subito un vero e proprio affronto, che, in un modo o nell'altro sarà condannato. Identificati i due uomini, saranno presto presi dei provvedimenti. Tuttavia, Tau Altopascio, club allenato da uno di loro, si è discostato dall'accaduto ed ha smentito la collaborazione.

Tau Altopascio: "Il tifoso del diverbio con Spalletti non appartiene al club"

Di seguito la nota della squadra, divulgata attraverso i propri canali ufficiali:

"In merito alle notizie apparse nelle ultime ore su numerosi organi di stampa, in seguito al diverbio avvenuto tra alcuni sostenitori della Fiorentina e il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, durante e al termine della gara di Serie A, la società Academy Tau Altopascio comunica che il tifoso, protagonista della vicenda, non ha mai fatto parte dell’organigramma dello staff societario, non è tesserato per la stagione in corso e non era in procinto di sottoscrivere un accordo di collaborazione.

Il soggetto in questione non è di fatto accostabile in nessun modo alla società amaranto, come invece riportato dai media. La società ha già richiesto la celere divulgazione della smentita a norma della legge sulla stampa, con stessa rilevanza e spazio della (falsa) notizia, poiché tali articoli ledono l’immagine dell’intera società, da sempre promotrice dei sani ed alti valori etici e morali legati allo sport.

La società si riserva inoltre di valutare azioni legali a tutela e difesa della propria immagine pubblica".