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Spalletti: “Lascio il Napoli, non sono più in grado di dare tutto. Quando sarà in campo…”

Tony Sarnataro
Tony Sarnataro Giornalista 

Il tecnico azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al suo futuro a margine di un evento in svolgimento a Coverciano

Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al suo futuro a margine dell'evento "Inside the Sport 2023, il calciomercato tra business e passione" in svolgimento a Coverciano. Il tecnico azzurro ha di fatto ufficializzato l'addio che era comunque già certo. Ecco le sue parole riportate dal portale TMW.

Le parole di Spalletti

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"A volte per troppo amore ci si lascia. Ora non sono in grado di dare tutto quello che merita Napoli. Ho bisogno di riposarmi. Mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po'. Non allenerò il Napoli o altre squadre. Starò fermo un anno. Se mi rendo conto di cosa abbiamo fatto? Ce ne fanno rendere conto i tifosi dalla mattina alla sera. L'entusiasmo di Napoli ha indicato la strada per riempire gli stadi e gioire del calcio perché tutti possano vivere delle emozioni del genere. Napoli città è stato uno degli ingredienti fondamentali per la vittoria. Ci sono tre elementi fondamentali: avere calciatori forti, una società che ti mette tali giocatori a disposizione e in questo Giuntoli è stato uno dei più bravi che ho avuto e poi il cuore della città. Ogni volta che giochiamo al 'Maradona' ci danno altri pezzi di cuore". 

Sul motivo dell'addio

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"A volte per troppo amore ci si lascia. Quando si ha davanti una città come Napoli bisogna chiedersi se si è in grado di dare ciò che merita. E non sono le cose normali che questa città si merita. Napoli ha visto il calciatore più forte del mondo e allenatori fra i più forti del Mondo come Sarri, Ancelotti, Gattuso e Benitez hanno lasciato qualcosa a cui abbiamo attecchito. Mi rendo conto che il prossimo anno non sono in grado di garantire tutto questo. Ho bisogno di stare con Matilde, di 'allenare' Matilde che è la mia figlia più piccola con la quale sono stato pochissimo. E in più sono stanco e ho bisogno di riposarmi. Non so cosa vuol dire 'anno sabbatico', io so che ho detto al presidente che sarei stato fermo un anno. Senza allenare il Napoli e nessuna altra squadra. Mi fa piacere che abbia detto questa cosa per non tirarla per le lunghe ed era giusto che si esprimesse la società. Quindi se qualcuno vuole mettersi gli stivali...!".

Sul rammarico Champions e singoli

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"Si poteva andare oltre perché è un rammarico che abbiamo. La squadra ha fatto vedere contro grandissimi club in quella competizione di poter fare risultati che potevano darci altro seguito. A quella sfida lì ci siamo arrivati con delle defezioni: purtroppo abbiamo patito gli impegni dei calciatori con le nazionali. Sono complicazioni che dobbiamo affrontare nell'arco di una stagione. Avevamo la necessità di completare la rosa e a volte lo si fa conoscendo i giocatori e altre fidandosi della propria dirigenza. Anguissa, ad esempio, era un giocatore per il quale mi sono fidato totalmente di Giuntoli. Kim lo abbiamo visionato e ci ha convinto totalmente anche se avevamo altre opzioni. Ha la qualità di mettere in campo tutto quello che gli viene chiesto. Ci abbiamo parlato e lavorato spiegandogli, anche, che ci si diverte di più giocando col pallone fra i piedi anziché ricorrendo gli avversari. Ci è riuscito bene, ma ha le possibilità di farlo ancora meglio: può sia marcare che arrivare in area avversaria col pallone come abbiamo visto Stones fare nel Manchester City".


Se può cambiare idea e mancanza di Napoli

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"Mia disponibilità con i tifosi? Ci mancherebbe. Se ti chiedono un autografo o un abbraccio è un piacere. Certo sono tanti...ed è un pezzo di giornata che impieghi. Adesso a risultato acquisito possiamo farlo ancora meglio. Cosa mi mancherà di Napoli? Un po' tutto, ma probabilmente me ne renderò conto per bene solo quando non sarò più qui. Quando vedrò la squadra in ritiro e in campo. Saranno momenti particolari. Se qualcosa può farmi cambiare idea? No. Purtroppo mi hanno insegnato fin da piccolo che si diventa grandi in base alle scelte che si prendono. Uno strappo con la società? No. Adesso non sono in grado di restituire quello che la città ti regala. Non sono in grado".