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In Spagna, ma non solo, non si parla d'altro. L'indiscrezione secondo la quale Neymar potrebbe lasciare il Barcellona s'è evoluta, è diventata una trattativa bella e buona. Il padre del brasiliano adesso tratta con il PSG, che sembrerebbe essere disposto a mettere sul piatto i 220 milioni della clausola rescissoria. Sembrava impossibile fino a qualche giorno fa, ma adesso l'addio dell'ex Santos potrebbe materializzarsi sul serio. Andando ad analizzare la sua esperienza in blaugrana, si possono ricavare cinque indizi che fanno pensare che da sempre Neymar è tutt'altro che blindato.
Innanzitutto, un giocatore di tale valore, vuole essere il numero uno. Al Barcellona, però, c'è Lionel Messi, il giocatore più forte al mondo insieme a Cristiano Ronaldo, e le gerarchie sono ben chiare: Leo è l'idolo, è il trascinatore, il leader, il numero uno appunto. Neymar viene subito dietro. L'attaccante non ha mai discusso questo ruolo, d'altronde contro Messi sarebbe impossibile per chiunque. Ma è chiaro che la sua voglia di emergere potrebbe metterlo sull'area per Parigi.
C'è poi un vero e proprio clan brasiliano al Barcellona che si sta pian piano sciogliendo. L'estate scorsa Dani Alves ha salutato e quest'anno potrebbe essere la volta degli altri due, Douglas e Adriano. Neymar è sempre stato legato alle sue origini e non ha mai nascosto il piacere di giocare insieme ai suoi connazionali. Al PSG la stella sudamericana troverebbe lo stesso Alves in primis, oltre a Thiago Silva, Lucas Moura e Marquinhos. Eccolo, quindi, il secondo indizio.
C'è poi, instillata in lui, la gran voglia di riconoscimenti individuali. 'O Ney', come ormai lo chiamano tutti i brasiliani, non è mai stato vicino al Pallone d'Oro, dal momento che Messi l'ha sempre messo un po' in ombra. A Parigi, dove l'intera squadra potrebbe giocare per lui, le possibilità aumenterebbero sicuramente. L'ha dichiarato in passato lui stesso, oltre che alcuni membri della sua famiglia, pronti anche a fare pressione affinché l'ex Santos cambi nuovamente maglia.
Un'ulteriore indizio potrebbe essere ritrovato nella posizione che Neymar occupa al Barcellona e che è strettamente legata al punto precedente. Giocando sull'estrema sinistra, praticamente da ala, il numero 11 blaugrana vede troppo poco la porta e spesso è quasi costretto ad apparecchiare la tavola agli altri, a fare un lavoro che, sì, gli piace, ma non preferisce. L'esempio lampante lo ritroviamo nelle sue apparizioni in Nazionale: agli ordini di Tite gioca molto di più in area, ha maggiori possibilità di svariare e segna molto di più. Al PSG, come col Brasile, agirebbe molto più vicino a Cavani, proprio nella sua posizione preferita.
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