Salvatore Sirigu, portiere del Napoli, è intervenuto ai a margine del Premi Ussi Sardegna, dove è stato ricordato anche Davide Astori. Le dichiarazioni sono state riportate dall'edizione odierna de La Repubblica: ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it.
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Sirigu scaramantico: “Non parlo di scudetto! Il nostro segreto? Siamo coesi e motivati”
Sirigu: "Napoli? La piazza ci carica, dobbiamo proseguire su questa strada"
Di seguito le dichiarazioni di Salvatore Sirigu riportate da La Repubblica:
"Parlo di tutto ma non di scudetto e classifica. Sono qui per ricordare Davide Astori, amico stimato e compagno insostituibile. Con Davide ci siamo conosciuti da ragazzini, alla Cremonese in C. Avevamo sogni e timori. Mondonico ci faceva filare dritti in una squadra di marpioni. Anche se facevamo bene in campo ogni giorno era faticoso stare al passo. Ma ce l'abbiamo fatta. Ci siamo ritrovati in Nazionale, dalle giovanili alla maggiore".
Sull'ambiente
—"A Napoli l'ambiente è ideale per una stagione di vertice, la piazza è calda e ci dà tanto. Dobbiamo proseguire così. Poi, si vedrà. Quanto potrà influire il Mondiale sulla vostra marcia? È una mia opinione: sarà più dura ripartire in campionato per i club, meno per chi li gioca. Anguissa, Zielinski, Olivera, Kim e Lozano: sono tornati più motivati che mai. Il mister sta facendo un perfetto turn over, stiamo così bene che chiunque giochi diventa fondamentale".
Sul segreto del Napoli
—"Siamo coesi e motivati. Anche in allenamento: arriviamo al campo che siamo carichi a mille, chiunque indossi la casacca fa benissimo. Da Kvaratskhelia, un fenomeno con tutti i colpi che deve diventare un po' più egoista sotto porta, a Osimhen, forza fisica e mentale pazzesca, e Lozano, con la palla capace di fare qualsiasi cosa".
Su Spalletti
—"Dove lo metto nella top dei miei tecnici? I paragoni, per tempi, organico e contesto, sono sempre ostici. Ma è tra i più forti con Ancelotti e Conte, che in Nazionale con la rosa a disposizione ha fatto cose importanti. Il mister ha caparbietà, idee e conoscenza di calcio uniche. Le insegna nei dettagli e le fa entrare rapidamente anche nella testa dei nuovi".
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