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Simone Braglia, ex portiere del Genoa, ha parlato a TMW Radio in merito alla squadra ligure.

Redazione

Simone Braglia, ex portiere del Genoa, ha parlato a TMW Radio in merito alla squadra ligure. A gennaio sono andati via Ocampos, Pavoletti e Rincon. Una squadra smobilitata rispetto alla prima parte di stagione? “Sono d’accordo parzialmente...

Simone Braglia, ex portiere del Genoa, ha parlato a TMW Radio in merito alla squadra ligure.

A gennaio sono andati via Ocampos, Pavoletti e Rincon. Una squadra smobilitata rispetto alla prima parte di stagione? “Sono d'accordo parzialmente quando si dice che questi calciatori sono stati importanti nell'era Juric. Più di Ocampos e Pavoletti, è stato pesante l'addio di Rincon. Pavoletti ha giocato poco nella prima parte di stagione, su Rincon posso essere d'accordo perché era lui l'anima che dava agonismo al Genoa. Forse quella cessione è stata la più dolorosa. Quando un calciatore della rosa vede che stanno andando via gli elementi più rappresentativi, toglie il piede in alcune circostanze. I problemi, poi, si acuiscono”.

Crede al ritorno di Juric? “Non credo che possa tornare, perché stonerebbe sulla scelta di Preziosi in merito a Mandorlini. Anche se io conosco bene il presidente, l'ho avuto a Como e sono andato in castigo nell'ultimo anno. Però non credo al ritorno di Juric, il Genoa è ormai quasi salvo. Credo che, magari, possa essere promosso Stellini dalla Primavera alla prima squadra. Me lo auspico, perché conosco Stellini ed è un professionista serio, poi ha poco da perdere”.

Chi potrebbe arrivare al posto di Preziosi alla presidenza genoana? “E' una bella domanda, a Genova possono esserci personaggi che possono rilevare il Genoa. Ma bisogna andare in fondo alla questione e vedere la disponibilità del personaggio a scendere in campo e mettersi al servizio della tifoseria. Il Genoa è una società appetibile, per la storia e per il calore dei tifosi. Credo che il calcio di oggi sia cambiato completamente rispetto a quello di un tempo, di sport c'è ormai poco. L'aspetto economico la fa da padrone, le bandiere non esistono più. Gente come Maldini e Costacurta non ne vedo in giro”.