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Caira: “Simeone mi ricorda Careca, è un centravanti moderno. Su Ndombele…”

Enrico Esposito

Il parere dell'ex direttore sportivo

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, Stefano Caira, ex direttore sportivo della Roma è intervenuto su Giovanni Simeone. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Caira su Simeone

Di seguito le dichiarazioni di Caira:

"Roma e Napoli hanno fatto i colpi migliori? Sicuramente sì. Per progetti e motivi diversi, sicuramente sì. La Roma ha preso giocatori più pronti e di esperienza, il Napoli con calciatori validissimi ma più di prospettiva. Hanno cercato di ridurre, sulla carta, il gap dalle squadre di testa, poi il campo dovrà giudicare e dare i verdetti definitivi. Entrambi i club hanno lavorato per farsi trovare pronti".

La Juve, invece, è andata su profili pronti subito: scelta giusta?

"La Juventus ha una mentalità a parte, vincere ad ogni costo è quello che è rimasto nel dna del club dai tempi di Gianni Agnelli. Pogba e Di Maria sono sicuramente calciatori che hanno subito un logoramento maggiore rispetto ad altri, perché da campioni quali sono, sono stati sfruttati tantissimo. Ma restano pur sempre campioni in grado di fare la differenza. Più di tutte, la Juve aveva bisogno di creare un instant team per raggiungere subito la vittoria, soprattutto in ottica europea".

Capitolo milanesi

"L'Inter, per motivi diversi, ha lo stesso compito della Juve, ovvero deve vincere subito. Ovviamente non è detto che ci riuscirà. Insieme ai cugini rossoneri sono le due che si sono giocate lo Scudetto della passata stagione, quindi non dovevano fare molto, partendo da ottime basi".

Chi ha fatto, ad oggi, il miglior colpo di mercato?

"Non lo dico tanto per, ma gli ultimi tre colpi del Napoli sono quelli che sicuramente mi danno una visione, in prospettiva futura, eccitante. Simeone, Ndombele e Raspadori sono grandi colpi: quest'ultimo è un 'Insigne 4.0', con le stesse caratteristiche tecniche ma senza il peso di essere un napoletano a Napoli. Il Cholito, perdonatemi, ma è il moderno centravanti che ha fatto sognare il Napoli molti anni fa. Senza illudere nessuno, mi ricorda Careca. Ndombele, infine, è un grandissimo calciatore che ha faticato in Inghilterra, perché lì hai un attimo in meno per pensare, mentre qui da noi può fare la differenza. Inoltre, la spinta dello Stadio Maradona, lo riporterà ad essere un top player, e questo farà bene a tutto il movimento calcistico italiano che, ad oggi, viene sicuramente dietro a Premier League e Bundesliga, forse se la può giocare con la Liga perché lì ci sono solo Real Madrid e Barcellona".