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Giovanni Simeone (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Giovanni Simeone è intervenuto nello speciale DAZN dedicato alla vittoria epocale dello Scudetto del Napoli. Dalle sue parole trasudano grandi emozioni: è uno di quelli che ha vissuto Napoli visceralmente, sin dai primi giorni e sicuramente anche grazie allo straordinario - immediato - gol contro il Liverpool. Di seguito un estratto del suo lungo intervento.
"Quando uno sente qualcosa dentro di sé, nel cuore, deve andare. Qualcosa dentro di me mi diceva di venire a Napoli, ero sicuro che dovessi venire a Napoli. Ricordo che alla prima partita ero in panchina con Raspadori e vediamo Kvaratskhelia. Prima di fare il gol Kvara fa una giocata pazzesca, a due passi dalla linea del fatto laterale. Io guardo Jack e gli dico 'Ma come facciamo a giocare qua? È impossibile!'. Mi avevano parlato di lui, i tassisti mi dicevano che c'era un ragazzo fortissimo ed era Kvara. Il gol al Milan? "Prima del riscaldamento sono andato fuori a prendere un mate, ero sicuro che avrei segnato perché lo stavo bevendo. Ho passato il pallone e mi sono buttato in area, riuscendo a fregare il difensore. C'è stato un attimo di silenzio e poi ho sentito urlare tantissimo: non mi sembrava di essere a Milano".
Napoli-Juve? Da un mese prima della partita tutti a chiedermi biglietti. Appena sono entrato ho capito che era una partita speciale. Io dicevo ai ragazzi di continuare a segnare, perché non c'è maggior rispetto che continuare a giocare bene, per dimostrare loro che siamo i migliori a giocare a calcio. È stato bellissimo, bellissimo! Mi hanno fatto ricordare un concerto dei Coldplay, vedere le luci in tutto lo stadio è stato pazzesco. Su Napoli-Roma "Quando faccio finta di andare da una parte e vado dall'altra, sento Smalling che dice 'Oh no!', è stato un attimo. Lazio-Inter e Napoli-Salernitana? Tutti l'abbiamo vista dallo spogliatoio col cellulare. Dopo il 2-1 di Lautaro abbiamo spento tutto, toccava a noi. Quando Dia ha fatto il gol dell'1-1 ci siamo rimasti male, non era ancora quello il giorno dello Scudetto.
Udinese-Napoli? Noi siamo andati a dormire nell'albergo di Davide (Astori, ndr). Quando sono arrivato in albergo, ho visto la stanza, entro, arrivo su quel corridoio e sapevo che era il corridoio di Davide, dove l'ho visto l'ultima volta. Allora lì ho pensato che quella sarebbe stata una giornata speciale ed è stato così. Quando fanno gol loro, dico tra me e me 'Si fa dura'. Mi è venuto un po' di dubbio e timore di perdere. Poi ce l'abbiamo fatta"
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