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Giovanni Simeone (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Giovanni Simeone, attaccante del Napoli, è intervenuto a Mediaset da Castel Volturno. Focus del suo intervento la sua esperienza in azzurro e soprattutto la gara contro l'Inter del 4 gennaio, ripresa del campionato ma già un piccolo crocevia per indirizzare il prosieguo della stagione nel modo migliore possibile, mandando anche un messaggio di forza a se stessi e alle inseguitrici.
"Chi ha più da perdere? Non lo so, loro sono in casa, con grandi giocatori, hanno giocato bene in amichevole, tutte e due hanno tanto da giocarsi e sarà importante per entrambe. Saranno 3 punti importanti per il campionato, non conta ora chi ne ha di più perché è molto lunga.Noi siamo sempre pronti a dimostrare chi è il Napoli, stando sempre sul pezzo, non ci importa chi ha più punti ora, sono due squadre forti e pensiamo solo a continuare così".
Sullo scetticismo iniziale e sulla scintilla scattata
"Non c'è una gara in se, forse quella col Milan ci ha dato segni di avere una grande squadra perché anche giocando non così bene abbiamo fatto punti e la differenza. Come contro la Cremonese, ma pure a Liverpool, tutte gare che ci fanno capire le cose buone che stiamo facendo. Ma un mese di stop e inizia ora un nuovo campionato".
Sul sentirsi campione del Mondo
"Sì, come tutti gli argentini, è stata un'emozione vedere i ragazzi lottare e smentire chi non credeva in loro. Mi emoziona vedere una squadra unita, un popolo unito per un campionato, va al di là del calcio. Il popolo argentino soffre tanto, aveva bisogno di questo".
Sullo Scudetto del Napoli dopo i Mondiali dell'86
"Non parliamo di queste cose (ride, ndr), sono cose belle da sentire, ti portano a crederci di più, ma contano i fatti e noi faremo di tutto per il Napoli. Aiuto di Diego? In tanti che sono passati qui saranno lì a tifarci, sentiamo il calore da tutte le parti, ringraziamo tutti i tifosi anche per le amichevoli"
Sull'essere un "sostituto"
"Chi gioca meno deve essere ancora più pronto perché quello che gioca ha sempre l'opportunità mentre chi non gioca deve sapere che quello è il suo momento e deve fare la differenza. Io so molto bene questo e dimostrerò in ogni minuto che sono all'altezza e posso aiutare il gruppo. Chiaro che non è facile, uno vorrebbe essere sempre protagonista, ma conta non mollare e serve la testa fredda".
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