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AMSTERDAM, NETHERLANDS - OCTOBER 04: Giovanni Simeone of SSC Napoli celebrates after scoring their team's sixth goal during the UEFA Champions League group A match between AFC Ajax and SSC Napoli at Johan Cruyff Arena on October 04, 2022 in Amsterdam, Netherlands. (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
L'attaccante argentino del Napoli Giovanni Simeone ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano argentino La Nacion. Il Cholito ha affrontato tanti temi, dal rapporto con il padre e i suoi fratelli al suo approdo in maglia azzurra e al sogno Argentina.
Di seguito le dichiarazioni di Simeone:
"Essere ‘il figlio di’ sicuramente arreca dei vantaggi ma tutto costa anche di più. Ho lottato molto per dimostrare che non sono solo ‘il figlio di’. All'inizio il soprannome Cholito non mi piaceva ma adesso so che va oltre ciò che ha fatto mio padre. Adesso fa riferimento anche a me".
"Giuliano è il migliore di tutti per le sue doti. A 19 anni la sua carriera sarà legata molto alle vicende extracampo. Io provo a dare domani una mano ai miei fratelli e anche a mio padre che sono molto appassionati".
"Riesco a non farmi imprigionare dall'adrenalina del campo. Ho appreso l'arte della meditazione e le tecniche della respirazione. Con mia moglie parliamo di argomenti che non hanno nulla a che fare con il calcio. Amo viaggiare e scoprire nuove culture".
"Diego non è più qui ma è come se ci fosse. Ha lasciato un segno che rimarrà per sempre. La gente lo ricorda tutti i giorni, grazie a lui si sono riscattati. Maradona ha donato loro luce e la speranza di poter combattere contro il grande Nord. Li ha salvati dall'oblio. C'è ancora differenza tra Nord e Sud. Avere Diego tra loro rappresenta un orgoglio importante. Tanti qui mi dicono che tiferanno Argentina al Mondiale visto che non c'è l'Italia. L'Argentina è parte di questa città".
"Ad un certo punto la trattativa si era bloccato ma io non ho mai cambiato idea: volevo venire a Napoli. C'era qualcosa dentro di me che mi spingeva a venire qui. Mi sentivo pronto per giocare in una grande squadra e vincere. Non mi sono mai sentito come qui, a Napoli. Il primo gol in Champions? Mi sono lasciato trasportare dal momento, dalla magia. L'ho sognato tante volte".
"Non mi scoraggerò mai. Continuerò a credere nella convocazione di Scaloni per il Qatar. Mi impegnerò ogni domenica, le possibilità le ho".
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