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Di sicuro non si doveva aspettare la partita contro il Liechtenstein per idolatrare Lorenzo Insigne. La grande prestazione con la Nazionale è stata solo la ciliegina sulla torta di una stagione stellare per l’ attaccante del Napoli. Non poteva andare diversamente nella sfida dell’Italia valida per l e qualificazioni ai prossimi Mondiali.
Il Magnifico di Frattamaggiore, indossando la maglia numero 10, ha fatto la differenza in lungo e in largo segnando un gran gol (il primo) e dando il “la” per tutti gli altri. Il partenopeo si è caricato sulle spalle la squadra di Ventura così come ha fatto molte volte in campionato con il suo Napoli.
Per una questione di differenza reti in testa alla classifica del girone c’è la Sp a gn a m a il 2 settembre prossimo, al Santiago Bernabeu, s e Insigne giocherà come domenica, si potrà addirittura vincere contro gli iberici.
L’ORO DI NAPOLI. In questo m omento Lorenzo è l’icona di una squadra, quella di Sarri, che ha fatto divertire tutto dal punto di vista del gioco. Purtroppo non si è conquistato il secondo posto per un punto ma la terza posizione resta un ottimo obiettivo visto come si era partiti. Oggi i l Magnifico rappresenta tutta la piazza partenopea. Averlo potuto veder e all’opera con la maglia numero 10 dell’Italia è stato motivo di soddisfazione per tutti.
Anche per chi lo aveva criticato quando ad inizio della scorsa stagione le richieste economiche sembravano esagerate. Fino alla trasferta in casa dell’Udinese era stato messo in croce Insigne. Poi dopo essersi sbloccato a livello realizzativo non si è più fermato. Naturalmente De Laurentiis, dopo un tiro e molla durato tutto il campionato , si è deciso ad accontentarlo e a blindarlo per la felicità di Sarri e del popolo azzurro. Che oggi va fiero del suo pupillo. Di quel ragazz o di provincia che in punta di piedi si è preso il Napoli nel giro di cinque a nni. È orma i cresciuto, è maturo al punto giusto per poter dare una mano alla sua squadra del cuore nella lotta allo scudetto.
Inutile dire che quando Hamsik deciderà di andare via la fascia di capitano toccherà a lui. Si sentirà ancora di più il Totti del Napoli il Magnifico con i gradi sul braccio. D’altronde ha rinnovato fino al 2022. De Laurentiis se ne è guardato bene dal non rinnovare il contratto evitando soprattutto di inserire una clausola rescissoria. Oggi, per come sta giocando, una qualsiasi cifra avrebbe messo a rischio la permamenza nel Napoli di Lorenzinho.
Nessuno vuole fare paragoni, ma se Dybala viene considerato un mostro sacro del calcio il piccoletto di Frattamaggiore è tranquillamente ai suoi livelli. Anzi, molto probabilmente lo ha anche superato. A prescindere da tutto, comunque, Insigne è una eccellenza campana che aspira ad un trono europeo. Adesso merita un po’ di vacanze perché poi dovrà andare in ritiro con lo spirito giusto poiché a metà agosto dovrà essere fondamentale nella prima partita dei preliminari Champions.
FONTE: Salvatore Caiazza per "Il Roma".
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