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UNSPECIFIED, ITALY - UNDATED: Diego Armando Maradona poses in this undated photo in Italy. (Photo by SSC NAPOLI/SSC NAPOLI via Getty Images)
La Lega Serie A oggi ha dedicato sui propri profili social un tributo speciale a Diego Armando Maradona. Da un quartiere popolare di Buenos Aires, Argentina, fino ai successi e alla consacrazione a rango di "dio del calcio" a Napoli. Di seguito il lungo post pubblicato, che ripercorre la storia del Pibe de Oro:
La leggenda di Diego Armando Maradona prende forma il mattino del 30 Ottobre 1960 in un barrìo di Buenos Aires, uno dei più poveri di tutta l’Argentina.
“Mi primero sueno es jugar al mundial y el segundo salir campeon”. Per il piccolo Diego il calcio non rappresenta soltanto uno sport, una distrazione dalla povertà. È qualcosa di più, una porta sul suo futuro, un trampolino di lancio verso il suo più grande obiettivo. Da quei primi calci al pallone non ha mai più conosciuto limiti, abbattendo tutti gli ostacoli che si ponevano davanti alla sua strada.
Arriva in Europa già con il soprannome di “Pibe de Oro” - “Il Ragazzo d’Oro”, il suo calcio è arte in movimento, tanto che a Barcellona lo soprannomineranno Diego Armando Mozart Maraviglia Maradona. Ma come tutti i calciatori dell’America Latina, Diego è legatissimo alla sua famiglia e alle sue origini, al calore della sua gente. Un calore che in blaugrana Diego non sente.
È il momento per lui di fare un altro passo in avanti. Il momento di consacrarsi ulteriormente affrontando un’altra grande sfida. Quel momento arriva il 5 Luglio 1984. Il calore tanto ricercato in Spagna gli piomba tutto addosso in un mezzogiorno d’estate: ci sono 70000 mila persone al San Paolo ad urlare il suo nome. Il miglior calciatore al mondo è del Napoli.
Inizia qui la leggenda del D10S di Napoli. Un sogno divenuto realtà agli occhi dei tifosi che adesso non si pongono limiti, limiti che neanche Maradona si pone.
Maradona porta l’eco della parola Napoli a risuonare nel calcio internazionale, proietta la squadra ad altre altezze, scuotendola dalle radici fino a raggiungere, per la prima volta nella sua storia, il tetto d’Italia nel 1987.
Tutti sulle sue spalle. È il leader indiscusso della squadra.
Tutti ai suoi piedi. È il protagonista assoluto della campionato.
La storia del Napoli di Maradona è costellata di successi: 2 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa.
Ma spesso il genio vive di pari passo con la sregolatezza. Ed una sera del 17 marzo 1991 quella sregolatezza si abbatte su di lui con violenza in seguito ad un controllo, che interrompe definitivamente la storia di Maradona al Napoli.
La città l'aveva perdonato prima ancora che fosse lui a condannarsi. L'amore della gente nei suoi confronti non si è mai spento: sotto il Vesuvio lui è ancora Diego, il ragazzo che ha portato il Napoli ai vertici d’Europa.
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