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Vacanze finite, ritiro quasi, il primo impegno ufficiale è dietro l'angolo: siamo appena a metà luglio, eppure la situazione in casa Torino è questa. E' la prima squadra italiana che scenderà in campo ufficialmente, e lo farà giovedì prossimo(!) nel primo (di tre) turni preliminari di Europa League, contro gli ungheresi del Debrecen. Per i granata non si tratta assolutamente di una "scocciatura" (come poteva essere per altre squadre) ma di un sogno acciuffato per i capelli, dopo una splendida, amara e beffarda stagione. La squadra di Mazzarri ha lottato a lungo con le grandi, è arrivata settima, ma non è entrata nelle coppe sul campo a causa della vittoria della Coppa Italia della Lazio. Una vera beffa per la seconda sorpresa (la prima e inarrivabile è stata l'Atalanta) della scorsa stagione. Una lì sopra doveva restare a bocca asciutta e quella sembrava essere proprio il Torino, invece, i problemi con l'UEFA del Milan, hanno estromesso i rossoneri dall'Europa League, aprendo le porte al club di Cairo, facendo scalare così anche la Roma (giovedì prossimo dovevano esserci i giallorossi) direttamente alla fase a gironi. Ecco che l'impegno più che un onere, sarà un vero e proprio onore. Poche vacanze, zero fronzoli, si fa già sul serio: superare tre turni contro avversari più avanti nella preparazione non sarà per nulla semplice. La certezza di questo gruppo resta il tecnico ex Napoli, il vero artefice dell'Euro-Toro, approdato finalmente in Europa dopo anni di propositi ambiziosi e noni posti finali.
LA PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Sirigu; Izzo, N'Koulou, Djidji; De Silvestri, Baselli, Rincon, Meitè, Ansaldi; Iago Falque, Belotti
GLI OBIETTIVI DI MERCATO: Verdi, Petagna, Dimarco, Fares, Bertolacci, Masina, Tokoz
Da cosa riparte il Torino? Dal 3-5-2 marchio di fabbrica di Mazzarri , dallo stesso gruppo dell'anno scorso e da qualche sogno nel cassetto. Il primo, in cima alla lista, è quel Simone Verdi che Cairo sta facendo di tutto per strappare al Napoli, ma sul quale De Laurentiis è categorico: vuole almeno 20-25 milioni d'euro cash, a titolo definitivo e subito. Cifra fuori dai parametri granata, ma Cairo ci sta lavorando, vuole a tutti i costi l'ex Bologna. Il punto di forza è aver mantenuto, almeno fino ad oggi, tutti gli uomini chiave del campionato finito due mesi fa, si ripartirà da quell'undici lì, e questo è già tanto. Sia perché è un gruppo coeso, che si conosce bene, sia perché Sirigu, Izzo, N'Koulou, Ansaldi, Iago Falque e Belotti (tanto per citarne alcuni) sono giocatori di primissimo livello, specialmente in difesa dove è arrivato il record di imbattibilità con l'ex PSG tra i pali. Oltre a Verdi qualcosa sarà fatto a centrocampo, complice la possibile uscita di Baselli, ma lo zoccolo duro su cui Mazzarri conterà è quello di sempre. Un sogno (Verdi), una speranza (l'Europa), una certezza (Mazzarri): il Torino riparte da qui, lo farà presto, sperando che questa lunghissima stagione iniziata a luglio, lo porti lontano.
Tony Sarnataro
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Redazione
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