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Di seguito vi proponiamo le simpaticissime pagelle di Vincenzo De Lillo, tifoso accanito del Napoli che cerca di spiegare il Napoli attraverso i suoi occhi e la sua speciale quotidianità. Questo sarà il primo capitolo e riguarderà solo i portieri azzurri. Buona lettura.
REINA - L'oggetto del desiderio erotico della stragrande maggioranza delle donne napoletane, mia moglie compresa
(ahimè!!), è autore di una stagione in chiaroscuro a mio avviso.
Checché ne dica la folle e dolce madre dei miei bambini.
La donna, infatti, appartenente a un gruppo (wzp) di casalinghe Reiniane estremiste, combattive e facinorose, sostiene che gli vada perdonato tutto se non altro per via della sua prestanza fisica così coinvolgente.
Non è proprio così, un portiere è lì per fare altro e le prestazioni da ricordare, quelle con parate che ti fanno esultare come un gol, o quelle in cui un suo intervento è servito a farci guadagnare dei punti, e queste sono state pochine.
Certo, è indiscutibile il suo piglio da leader e il fatto che con il suo ascendente da capitano ( pur non essendolo…) riesca a comandare a bacchetta la difesa, ma se quest'anno non verremo ricordati certamente per la fase difensiva impenetrabile, qualche colpa ce l'ha anche lui.
La bellezza non è tutto.
RAFAEL - Una sola presenza con una prestazione non proprio convincente.
Quelli con più competenza tecnica di me e qui stiamo parlando del quasi 98% di coloro che amano il pallone (e nell' escluso 2% ci sono solo il cane di un mio amico che ti riporta la palla dopo che gliela hai lanciata e una foca che allo zoo di Napoli giocava con un gonfiabile di forma sferica…) sono dell'idea che per sfoderare prestazioni all'altezza, un portiere debba giocare con continuità. Altrimenti perde misure, ritmo e attenzione.
Vabbe', può anche darsi, fatto sta che non mi dà sicurezza.
Che posso farci?
SEPE - Un figlio di Napoli che non riesce ad imporsi nella sua città. Come tanti prima di lui, pur essendo bravo. Dicono. Speriamo che l'anno prossimo lo mandino a giocare pure per vedere di che pasta è fatto, anche se, ad ora, sembra fatto di pasta sfoglia.
Prigioniero di un contratto e della tribuna, in cui sembra abbia gli arresti domiciliari, gli auguriamo come prassi in questi casi, una PRESTA LIBERTÀ.
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