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Scrive Mario Sconcerti nel suo editoriale per Il Corriere della Sera: "Esiste adesso un problema rimonta per la Juve? Sì, esiste, perché è comunque calcio e perché il Barcellona è ancora un insieme di grandi qualità individuali. Ma nessun Barcellona può bastare se prima non crolla la Juventus. La condizione necessaria per aver paura di sorprese è che scompaia la Juventus, tecnicamente non ce ne sono altre.
Può accadere? È già accaduto, una volta a Genova, in campionato, contro il Genoa e una volta a Napoli in Coppa Italia, una settimana fa. Sono stati i due casi in cui la Juve ha subito tre reti e per lunghi tratti non è stata in campo, ma erano occasioni molto diverse, nessuna definitiva e con impegni nervosi lontani dalla concentrazione di Barcellona. C’è poi un dato più strettamente tattico: la Juventus ha la migliore difesa del mondo. Questo è ancora un dato di passaggio, ma comunque già molto significativo. Avere la miglior difesa significa avere la miglior fase difensiva, cioè non solo ottimi difensori ma un’intera squadra che sa come pararsi e recuperare palla.
Il Paris Saint Germain prese gol dopo due minuti ed era irritato dal dover giocare una partita per conservare un risultato, per loro qualcosa di inusuale. Per la Juve no, la Juve gestisce le partite in base a quel che serve. È la famosa «praticità» di Allegri che a volte si scambia per eccesso di italianismo, come se esistesse un modo solo per vincere. Il vantaggio italiano è proprio l’adattamento, qualcosa di estremamente naturale, come cambiarsi le scarpe a seconda del tempo che fa.
Si può infine dire che c’è una specie di precedente a questa partita. Il Napoli è abbastanza vicino come velocità e qualità di gioco al Barcellona che servirebbe per mettere in difficoltà la Juve. È passato anche il Napoli attraverso il filtro di Allegri, la Juve vinceva 2-1 fino all’errore di Neto nonostante il Napoli avesse giocato benissimo. Perché la Juve raramente si sbilancia, gioca comunque sempre in contropiede, anche quando sembra che attacchi. In realtà recupera solo palla molto prima. E va in porta con tre passaggi per poi difendersi in nove dietro la linea della palla. Questo è buon calcio, è rapidità. E credo sinceramente basti per andare avanti".
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