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Schwoch: “A De Laurentiis consiglio Allegri o Spalletti, ma con un progetto di 3 anni”

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Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, per parlare della situazione in casa azzurra ed in particolare della questione allenatore, ed ha dato un...

Giovanni Montuori

Stefan Schwoch, ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, per parlare della situazione in casa azzurra ed in particolare della questione allenatore, ed ha dato un consiglio a De Laurentiis. Di seguito le sue parole.

Schwoch e i consigli a De Laurentiis sull’allenatore

Ecco le parole di Schwoch:

“La mia stagione a Napoli, per me, resta indimenticabile. Un ricordo stupendo di un’annata meravigliosa. Crisi? Sicuramente non stanno arrivando buoni risultati, questo anche perché ci sono calciatori che non hanno reso secondo le aspettative. Qualcuno ha avuto l’attenuante degli infortuni. Certo è che quando non si arriva ad un obiettivo mediante il gioco e la tecnica, bisogna provare ad arrivarci con il cuore. Agli azzurri è mancata la personalità, che in passato era caratteristica di gente come Reina, Albiol, Maggio, Hamsik e Jorginho. Quando le cose vanno male, bisogna potersi affidare ad un compagno che ti trascini, e questa figura manca nella rosa di Gattuso. Rino ha fatto un ottimo lavoro: ha preso la squadra dalle macerie e lo ha riportato in alto. Quest’anno ha avuto un po' di problemi, compreso l’elevato numero di infortuni degli uomini chiave. Le colpe non sono solo del calabrese, ma vanno condivise con società e gruppo squadra. Non dimentichiamo che il calabrese sta lavorando da mesi sapendo di aver perso la fiducia della società, e questo è un ennesimo scoglio che, nonostante sia un uomo di calcio, lo ha fatto esplodere ai microfoni della stampa dopo la vittoria col Parma”.

Sull’Europa League:

“Il Napoli ha nelle sue corde la possibilità di ribaltare il risultato negativo dell’andata, ma deve fare una grandissima prestazione. Insigne e Zielinski  hanno il compito di trascinare i propri compagni a raggiungere gli ottavi di finale. Io che ho giocato al San Paolo, posso assicurarvi che anche i tifosi stanno mancando alla squadra di Gattuso. Giocare nello stadio di Maradona con la maglia del Napoli, di fronte ad ottantamila spettatori, è un’emozione indescrivibile. Non capisco quei calciatori che soffrono la pressione dei tifosi”.

Sulla questione allenatore e su Gattuso:

“Credo che non sarà esonerato, ma c’è bisogno che la società programmi i prossimi anni e ricostruisca la squadra. Si parla molto di Italiano e De Zerbi: sono molto bravi e preparati, ma bisogna fare attenzione quando prendi un allenatore giovane. Con tutto il rispetto, allenare Spezia o Sassuolo non è la stessa cosa che allenare il Napoli. Sulla panchina azzurra ci vedrei bene Allegri o Spalletti, li consiglio a De Laurentiis, ma con un progetto di almeno tre anni”.