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Schwoch: “Il Napoli si è già mosso per il dopo Milik. Petagna in arrivo, poi Cavani…”
Stefan Schwoch, ex attaccante del Napoli tra le altre, è stato intervistato dai microfoni del quotidiano Il Roma. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:
"Chiudere il campionato? Secondo me non è la decisione giusta. Bisogna prima fare un discorso sanitario e se prima della fine di maggio si dovesse riuscire a giocare senza portare danni allora giusto riprendere. Ma ci sono quasi due mesi di tempo e le cose possono cambiare molto. Poi consideriamo che si giocherebbe a porte chiuse, i giocatori vivono in ambienti abbastanza circoscritti, facendo casa-campo. I campionati di Serie A e Serie B si riuscirebbero a terminare.
Il taglio ingaggi è un segnale importante. Tanti pensano ai giocatori come gente privilegiata non toccata da questi problemi. Invece il mondo del calcio ha risposto in modo positivo, tanti giocatori hanno donato anche al di fuori. Lo stesso i presidenti, gli imprenditori, a partire dagli Agnelli, Berlusconi, Zhang, De Laurentiis che si è mosso per l’ospedale di Napoli".
"Era il momento migliore per gli azzurri. Nelle ultime 9 partite, 7 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta sono numeri importanti, segnali di ripresa. Può essere che questo periodo di sosta abbia allineato i valori ed il Napoli si troverà ancora più avanti. Perché aver costruito ed aver capito meglio ciò che vuole Gattuso può essere un vantaggio.
Dopo Milik? Il Napoli si è già mosso. Ha già preso Petagna e leggo di un interessamento per Cavani. Un suo ritorno sarebbe incredibile, lo reputo l’attaccante più forte che ha giocato negli ultimi anni a Napoli. Milik ha la sola colpa di non essere stato quasi mai decisivo nelle gare più importanti, i suoi gol sono arrivati quasi solo contro le piccole o le squadre di metà classifica".
"Sicuramente dall’allenatore. Gattuso ha avuto problemi all’inizio perché doveva ricostruire l’aspetto fisico e quello mentale. Una volta riuscito ad entrare nella testa dei giocatori ha trasmesso l’agonismo giusto. Questa è una cosa che non deve mai mancare e Gattuso, ne ha fatto una carriera con la determinazione e la convinzione, sentendosi a volte più forti degli avversari anche quando non lo si è. Tante volte però è stato dipinto più corridore di quello che era, perché quando giochi vent’anni in una società come il Milan non puoi essere solo corsa, ma hai tante altre doti. Penso che Gattuso le abbia trasmesse ai suoi giocatori".
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