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Napoli piegato dal braccino e dagli infortuni: al Mapei è sempre «nu tuossec»

Giovanni Ibello

Sassuolo-Napoli, la cronaca

Mapei Stadium, poche ciance: è davvero il caso di dirlo. Questo è un campo maledetto (per i colori azzurri, s'intende). Il Napoli è piegato dal braccino del tennista (quello che trasforma in terrore la paura di vincere) e dagli infortuni occorsi nel secondo tempo. Ma veniamo alla cronaca del match e partiamo dal primo tempo. È un Napoli manovriero e tutto sommato in palla quello che approccia alla gara di Reggio Emilia. Nel corso della prima frazione la banda Spalletti, guidata in cabina di regia da un ispirato Lobotka, prova a fare la partita con passaggi rapidi e velenosi. Gli azzurri prendono in mano il pallino del gioco, peccato però che il vantaggio non sia arrivato.

Sassuolo-Napoli, la cronaca

Eppure si contano due grandi occasioni per gli ospiti: la prima porta la firma di Piotr Zielinski. Questa la dinamica: al quarto d'ora di gioco Fabian sventaglia sul secondo palo per Di Lorenzo che appoggia a sua volta per Piotr. Il polacco, pur essendo ben posizionato, spara altissimo. Dieci minuti più tardi Insigne ci prova con un tiro di punta, ma Consigli blocca sicuro. A fine primo tempo Ferrari raccoglie un pallone vagante nel cuore dell'area napoletana, ha il tempo di girarsi e di calciare. Sulla botta però Ospina si fa trovare pronto. Non era facile.

Secondo tempo

Nel secondo tempo il Napoli parte con ben altro piglio e prova a concretizzare tutto ciò che ha fallito prima del giro di boa. Al 7' della ripresa gli azzurri passano con Fabian; questa la dinamica dell'azione vincente: Zielinski recupera la sfera dai 25 metri e serve subito Fabian Ruiz. Lo spagnolo lascia scorrere la palla quel tanto che basta per aprire "il compasso".  Il sinistro raso terra è di pregevolissima fattura.

Il raddoppio è una gioia per gli occhi. Siamo al minuto 60: Mertens serve Zielinski sull'out di destra col polacco che decide di restituire il pallone a Dries. A quel punto il belga dopo un primo controllo calcia in diagonale e batte il portiere. La banda Spalletti sembra in totale controllo, ma è solo un'illusione. Gli infortuni di Insigne, Fabian e Koulibaly gettano il collettivo azzurro nel più totale sconforto (ma è anche il caso di dire che i subentrati non riescono a reggere l'impatto dei padroni di casa). Il Sassuolo accorcia le distanze con un gol di Scamacca, un gol da campione vero: stop di petto e botta sotto la traversa. Ospina non può intervenire. Il Sassuolo prende coraggio e spinge con coraggio fino a trovare il pari con Ferrari. Il colpo di testa beffa Ospina, ma è assai debole la marcatura di Juan Jesus. Ci sarebbe spazio anche per il 3-2 di Defrel, ma l'arbitro annulla con l'ausilio del var. Resta, come si dice a Napoli, 'o tuossec.