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Francesco Calzona, storico vice di Sarri, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com. Di seguito le sue parole sul match che il Napoli deve affrontare contro la Juventus.
“Capita nel momento giusto questa sfida, in questo momento c'è bisogno di risultati importanti e una partita di cartello così non può far altro che bene. Dopo aver battuto la Lazio in campionato, fare risultato con la Juve darebbe un'iniezione di fiducia non indifferente agli azzurri. Credo che avversario migliore, in questo momento, non potesse esserci. Gli stimoli saranno tantissimi. C'è sempre stata una partita nella partita, da giocare prima del fischio d'inizio dell'arbitro. La settimana non si svolge mai regolarmente, senti la pressione dell'ambiente e percepisci che c'è un'attesa incredibile. Sportivamente la Juventus è il nemico dichiarato dei napoletani, ogni volta prima della partita si sentiva proprio nell'aria la tensione che saliva. E poi negli spogliatoi c'era sempre un silenzio particolare prima di questa sfida, quel silenzio di concentrazione. Sembrava tutto surreale, si viveva l'attesa in un silenzio tombale da parte di tutti”.
Sull gol di Zaza: “È stato il momento più doloroso dei nostri tre anni a Napoli, prendemmo quel gol nel finale nonostante non meritassimo di perdere. La partita l'avevamo controllata senza alcun problema, fu una doccia fredda e una delusione cocente. Addirittura alla fine pensavamo di poterla vincere, sarebbe stato importantissimo perché avremmo distanziato la Juventus di qualche punto”.
Sul gol di Koulibaly: “Ricordo festeggiamenti fuori dal comune in quell'occasione, fu un'impresa straordinaria dopo una grande prestazione. Il magazziniere Tommaso faceva partire i cori, seguito poi da tutti i calciatori. Fu la partita più bella. Sarri, come al solito, non si sbilanciò molto. Dopo un'ora eravamo già lì a pensare alla partita successiva. Il nostro obiettivo non era la vittoria di tappa, ma quello di arrivare a un qualcosa di storico come lo scudetto”.
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