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(Photo by Getty Images)
A pochi giorni ormai da Lazio-Napoli, a Radio Punto Nuovo è intervenuto Gianmarco Volpe. Il giornalista ha parlato del rapporto tra Maurizio Sarri e la sua ex squadra, ora allenata da Luciano Spalletti.
Di seguito le dichiarazioni di Gianmarco Volpe a Radio Punto Nuovo:
"Sarri-Napoli? Gli amori finiscono, è una dura legge della vita. Resta che abbiamo vissuto anni meravigliosi, dopodiché nel giugno 2019 è finita quando ha deciso di vestire i panni della Juventus. Sempre emozionante affrontare un allenatore che ha significato tanto per questa piazza, per questi tifosi. La visione del sarrismo è stata supportata dai fatti, Sarri non è stato più capace di fare il suo gioco al Chelsea, alla Juve. Dico occhio alla Lazio perché qualche accenno c'è. Il sarrismo è stata una congiuntura astrale tra piazza, tifosi, squadra e quel momento storico: abbiamo avuto la squadra che volevamo, con i giocatori che servivano per quel tipo di gioco. Dobbiamo ricordare, alla luce di quanto accaduto successivamente, che quello è il Napoli che è andato più vicino a vincere".
"Spalletti è un allenatore intelligente e sta cercando di fare un lavoro di quel tipo. Non è sempre facile, lo dimostra la partita di ieri. Su Sarri, credo che gli uomini siano delle entità complesse, in ognuno di noi convivono pulsioni diverse. Già all'epoca in lui c'era la voglia di essere un allenatore valido, capace di arrivare in cima con le sue idee. Mentre dall'altro lato c'era l'allenatore politico che non si faceva problema a mettere idee in piazza anche nel suo lavoro. Nel 2019 quando sceglie di andare alla Juventus c'è un momento di rottura, con la prima parte che prevale sulla seconda, mettendo la carriera al primo posto. Oggi cerca di riappropriarsi della sua anima contro il sistema, ma fondamentalmente ha scelto di essere un professionista e di conseguenza non può essere più un allenatore che va contro il sistema ma vi è dentro".
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