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Pistocchi: “Ieri ho rivisto il gioco di Sarri. Osimhen? Poco adatto al calcio italiano”
Nella giornata di oggi nel corso della trasmissione "Il Sogno del Cuore" su 1 Station Radio è intervenuto Maurizio Pistocchi. Il giornalista ha parlato della partita di ieri sera, di Gattuso, di Sarri e di Victor Osimhen.
Di seguito le dichiarazioni di Maurizio Pistocchi:
Questo sarà un campionato combattuto fino alla fine. Oggi danno tutti per morta la Juventus, ma io ho visto la gara di ieri: i bianconeri hanno tirato 20 volte in porta non riuscendo a segnare, mentre il Benevento 1 tiro, 1 gol. È stata anche sfortunata quest’anno, ma può succedere ancora di tutto.
Su Mertens ed Osimhen
Nel calcio la cosa più difficile è saper commentare le vittorie, non le sconfitte. Quando si perde la colpa è sempre e solo dell’allenatore, quando si vince è merito di tutti. Il Napoli, ad oggi, è ancora una grossa squadra grazie all’identità che ha dato Sarri. Le partite con Milan e Roma hanno dimostrato che la squadra è ancora ad impronta Sarriana. Il Dna lo cambiano gli allenatori con le idee e la mentalità. All’Olimpico ho visto un bel Napoli, che che palleggiava e giocava molto bene. Sono stati acquistati calciatori molto onerosi che ad oggi non hanno ancora reso tanto. Uno su tutti Victor Osimhen. Lo vidi giocare in Champions quando il Napoli lo ha acquistato, e vi posso dire che in spazi aperti è un giocatore fortissimo, ma meno negli spazi stretti. Ciò che ha Mertens, ad esempio. Ma il calcio italiano è fatto di catenaccio e spazi strettissimi, dunque, forse, qualche errore di valutazione è stato fatto anche dalla società.
Su Gattuso
Bisogna vedere se Gattuso vorrà riavvicinarsi alla società. Le notizie sui contatti con altri allenatori hanno influenzato Rino, per il suo carattere orgoglioso non so se riuscirà a passarci sopra. È vero che se Gattuso dovesse centrare l’obiettivo Champions, avrà centrato l’obiettivo che la società aveva chiesto al mister calabrese. A prescindere dal piazzamento Champions, De Laurentiis sarà costretto ad un ridimensionamento per la prossima stagione. È vero che il Napoli ha avuto una gestione virtuosa e sta meglio rispetto ad altre, ma le perdite degli incassi Stadio si fanno sentire. Prossimo allenatore del Napoli? Io noto allenatori che in poco tempo riescono a dare una identità e altri più fatica. Ormai è di moda parlare di Italiano e di Juric. De Zerbi improvvisamente è diventato fenomeno. Roberto è sicuramente un buon allenatore, ma non eccelle in fase difensiva.
Su Sarri
Il secondo gol del Napoli di ieri è di forte matrice Sarriana. Io se dovessi fare una valutazione sul futuro del Napoli, partirei proprio dall’allenatore, è sicuramente la scelta più difficile. Io non avrei mai fatto andar via Sarri, gli avrei fatto un contratto in bianco, per farlo firmare e farlo rimanere. De Laurentiis probabilmente lo aveva sottovalutato, ed ha pensato che con Ancelotti avrebbe potuto fare anche meglio. Ma Carlo è un gestore di campioni, e se non arrivano campioni succede quello che è successo a Napoli. Il ritorno di Sarri a Napoli? Per me non più del 40%.
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