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Lazio e Napoli non si fanno male, Sarri e Mazzarri giocano a scacchi: 0-0 all’Olimpico

Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

A vincere è soprattutto la paura in un match a scacchi tra i due tecnici, in cui gli azzurri chiudono senza mai tirare in porta

È un Lazio-Napoli all'insegna delle assenze quello dell'Olimpico. I due tecnici hanno dovuto fronteggiare un'emergenza soprattutto in attacco, dove erano assenti le pedine più importanti: Immobile e Zaccagni per i biancocelesti, Osimhen e Kvara (soprattutto) per gli azzurri. È una partita praticamente quasi decisiva per il quarto posto, con le squadre divise da due soli punti in classifica. Fra Lazio e Napoli a vincere è soprattutto la paura in un match a scacchi tra i due tecnici, in cui gli azzurri chiudono senza mai tirare in porta. È un pareggio che muove la classifica per gli uomini di Mazzarri, che restano aggrappati al quarto posto, distante quattro punti.

Lazio-Napoli, il primo tempo

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Lazio-Napoli nel primo tempo è sembrata più una partita a scacchi che di calcio. Il 5-3-1-1 di Mazzarri in fase difensiva ha messo in difficoltà gli uomini di Sarri nel costruire gioco, mentre gli azzurri senza l'attacco titolare hanno avuto poche idee e soluzioni per trovare la via del gol. Al 13° la prima occasione della partita è della Lazio. Luis Alberto serve Isaksen che dal limite dell'area fa partire un bel sinistro di prima intenzione, ma il pallone finisce alto. I biancocelesti provano con il possesso palla a penetrare nella metà campo del Napoli che però chiude bene tutti gli spazi. Al 38° punizione per i biancocelesti battuta da Luis Alberto, ma Juan Jesus anticipa fortunatamente Castellanos. Al 40° pericoloso contropiede della Lazio con Castellanos che si incrocia con Lobotka, con l'attaccante della Lazio che vola a terra in area con Orsato che non fischia il rigore richiamando l'argentino. Si chiude il primo tempo, giustamente. senza recupero.

La ripresa

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Il secondo tempo si apre col botto con un grandissimo gol della Lazio, realizzato in rovesciata da Castellanos dopo 30 secondi: per fortuna l'argentino era in posizione di fuorigioco. Al 48° arriva il primo giallo della partita: è per Demme per fallo su Felipe Anderson. Al 54° arriva la prima ammonizione anche per la Lazio: è per Romagnoli per un brutto fallo su Politano. Al 60° primo cambio per mister Mazzarri che inserisce Gaetano per Demme che, oltre ad essere ammonito, non poteva avere i 90 minuti nelle gambe. Al 67° buona occasione per Gaetano che calcia d'esterno destro di prima intenzione dal limite d'area, ma il pallone esce a lato. Al 70° è impietosa la grafica televisiva di Dazn: zero tiri in porta per entrambe le squadre. Al 74° la Lazio va vicina al vantaggio: Guendouzi apre per Isaksen che si presenta da solo davanti a Gollini. Il danese cerca Luis Alberto al centro dell'area che anticipa tutti di tacco, Castellanos tocca verso la porta, ma Ostigard spazza via quasi sulla linea, salvando il risultato. Al 79° arriva l'esordio con la maglia del Napoli per Ngonge che rileva Raspadori, inoltre entra anche Mazzocchi per uno stanchissimo Mario Rui. All'82° Ngonge si procura una punizione del limite dell'area: tira Zielinski, ma la palla si spegne di poco a lato. All'84° esordio con il Napoli anche per Dendoncker che rileva Zielinski, inoltre Mazzarri si gioca anche la carta Lindstrom, che entra al posto di Politano. All'86° l'arbitro Orsato rischia di non terminare la partita per un problema fisico, ma stringe i denti e resta in campo. Nei minuti finali forcing finale della Lazio che mette paura al Napoli, ma i biancocelesti non sfondano e il match termina in parità. Mazzarri esce indenne dal match dell'Olimpico, in cui arrivava con ben nove assenze. Gli azzurri hanno pensato più a non prenderle ed è anche comprensibile, questo Napoli senza i titolarissimi in attacco è davvero senza idee e, alla fine, è un punto d'oro.

A cura di Domenico D'Ausilio

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