- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
ultimissime calcio napoli
Non sarà una vergogna difendersi così ma Allegri deve sapere che se gioca come iersera al San Paolo contro il Barcellona la sua Champions finisce subito. Bisogna alzarsi in piedi per fare i complimenti al Napoli. Al quale l’1-1 finale sta molto stretto. Avrebbe meritato un netto successo la squadra azzurra ma purtroppo si è trovata di fronte una avversaria che dopo il gol a freddo di Khedira non è più entrata nell’area di rigore azzurra. Sicuramente Allegri ha ragione nel dire che gli scudetti si vincono anche così, ma sarebbe opportuno fare i complimenti al signor Maurizio Sarri che ha dato una altra lezione di pallone al suo collega.
Al quale ha tolto la Panchina d’oro proprio per il fatto che l’anno scorso è riuscito, in breve tempo, a rendere il Napoli il più bello d’Italia e anche d’Europa. Il toscanaccio di Figline Valdarno è un maestro di calcio che continua a stupire nonostante le giornate passano e i suoi sono molto stanchi avendo giocato anche una grande Champions League.
Alla fine, però, come sempre conta il risultato. Che non è stato eccellente per il Napoli ma la soddisfazione di non aver fatto tirare in porta la capolista è tanta. Forse la classifica non fa sorridere i tifosi, anche perché la Roma si è portata a +4 e da dietro qualcuno si è avvicinato. Ma il popolo partenopeo può essere soddisfatto per ciò che ha visto in campo.
Tutto il Napoli ha giocato bene. Rafael addirittura non meriterebbe il voto visto che ha fatto lo spettatore non pagante. Poi dalla difesa all’attacco passando per il centrocampo tutti hanno superato abbondantemente la sufficienza. Questo significa che le scelte di Sarri sono state azzeccate. È riuscito, dopo la sosta per le Nazionali, a schierare una formazione molto forte che non ha fatto muovere la Juventus. Il gioiello di Hamsik è stato bellissimo, ma anche l’assist di Mertens è stato da sballo. Insigne a sinistra non ha mai dato punti di riferimento ai difensori che lo marcavano e un paio di volte ha sfiorato il vantaggio. Con un po’ di concretezza in più si sarebbe potuto vincere ma si sa che certi risultati ci stanno.
L’importante è aver dato continuità a tutto quello che di buono si era visto nelle ultime sfide. Si è pagato a caro prezzo l’unico errore dopo sei minuti di gara ma poi la squadra non ha spento la luce e ha insistito fino alla fine per riuscire a piazzare il colpo vincente. Solo il palo ha negato la gioia ai cinquantamila del San Paolo. A proposito di San Paolo. Gonzalo Higuaìn non poteva pensare di tornare in quella che era la sua casa senza essere contestato.
Davvero credeva che i napoletani lo accoglievano con applausi e fiori? Allora non ha capito nulla il Pipita nei tre anni che ha vissuto in riva al Golfo. La gente gli ha dato tutto e lui purtroppo li ha ripagati scappando alla Juventus senza pensare al fatto che questa avversaria è la più odiata sportivamente parlando. È stato bersagliato sin dal primo momento che ha messo il piede in campo per il riscaldamento.
Fischi, fischi, fischi. Tante le parole cattive nei confronti dell’argentino, ad ogni tocco è stato beccato. Ed è stato solo l’inizio perché durante la partita non è stato mai risparmiato. Neanche quando è uscito stanco dal campo. Anzi, ha mandato un bacio agli spalti. Ma se lo poteva anche risparmiare perché a Napoli si ricordano quello di Giuda. Anzi di Giudain perché lui ha tradito un popolo intero. Forse ancora non se ne reso conto. Ora appuntamento a mercoledì in Coppa. REDAZIONE - .
© RIPRODUZIONE RISERVATA