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Rrahmani, da incerto a insuperabile: i segreti della rinascita? Conte e Buongiorno

Francesco Giovinazzo
Il focus del Corriere Dello Sport

Nel Napoli primo in classifica non spiccano né Lukaku né Kvaratskhelia, oppure David Neres, ma Alessandro Buongiorno. Contro l'Inter. Il difensore italiano è stato quasi sempre presente e mai sostituto. 990 minuti e 11 partite intere, l'unica che ha saltato a causa di una distorsione alla caviglia è stata quella contro l'Hellas Verona, all'esordio, quando il Napoli ha perso per 3-0. Anche contro l’Inter, l'ex granata ha dimostrato di essere il perfetto erede di Koulibaly prima, e Kim dopo. A San Siro, contro Thuram, ha vinto il cento percento dei duelli. Per terra: 7 su 7. E per aria: 4 su 4. E ancora: 6 possessi guadagnati, 3 contrasti vinti su 3, 3 intercetti, 4 respinte difensive. Per finire: 75 palloni toccati, come nessuno nel Napoli. E neanche un fallo commesso. Straripante. Ovviamente, di tutto ciò ne hanno beneficiato anche i compagni di reparto, come Rrahmani. Proprio su questo si è soffermato il Corriere dello Sport. Di seguito, un estratto dell’articolo.

Rrahmani, da incerto a insuperabile

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"Quando al suo fianco c'è un alleato di spessore, Rrahmani brilla, spicca e diventa insuperabile. Ma se fa il gigante è perché ha qualità evidenti, che gli appartengono a prescindere dai compagni. Un anno fa, nel caos collettivo, senza Kim, con una squadra in difficoltà, aveva smarrito le coordinate del suo stesso calcio. Erano emerse difficoltà inedite e spiazzanti che l'arrivo di Conte e l'acquisto di Buongiorno hanno subito cancellato"