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Rizzoli: “Sospendere le partite in caso di cori discriminatori, c’è in iter da seguire. Su Gavillucci…”

Redazione

Il designatore Nicola Rizzoli ha parlato della possibilità di sospendere i match per cori discriminatori

La questione degli insulti e dei cori di discriminazione territoriale sta sensibilizzando sempre più esponenti del mondo del calcio, divenendo un tema centrale, grazie anche alle continue denunce da parte del tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti.

A Radio Anch'io Lo Sport ne ha parlato l'ex arbitro e attuale designatore, Nicola Rizzoli: "Siamo nel 2018, essere attenti a eliminare problemi di questo genere è triste ma va fatto. Con Gravina ci siamo confrontati, c’è già una normativa Uefa e Fifa che dice che quando ci sono cori razzisti o discriminatori a livello territoriale bisogna fare prima un annuncio pubblico, se continuano si ferma la gara e si rifa l’appello, se continuano si sospende e si rifa un altro annuncio, se si continua si va negli spogliatoi e la palla tocca all’ordine pubblico che può decidere la definitiva sospensione perché diventa un problema di ordine pubblico".

GAVILLUCCI IN SAMP-NAPOLI - "Non è stato l’unico a sospendere una gara, lo fece anche Irrati a Roma con i cori contro Koulibaly ma chiariamo: ci sono quei tre step, l’arbitro deve seguire quelle regole e non fare di testa sua. Tenete conto che non è facilissimo sentire immediatamente i cori, non c’è concentrazione per sentire quello che accade all’esterno, poi c’è un auricolare.Puoi avere solo una percezione, il quarto uomo è quello che può sentire meglio di tutti ed è quello che sta accadendo, sarà quello più attivo in questi casi”.

VAR - "I rigori sono diminuiti, è vero, ma se li mettiamo in rapporto alle simulazioni che sono diminuiti del 40% notiamo che ora magari sono tutti più attenti perché determinate situazioni ora non sfuggono all’arbitro. Sono aumentate invece le ammonizioni per proteste ed anche le espulsioni, già due quest’anno, l’anno scorso la novità del Var aveva un po’ frenato i giocatori. Ne abbiamo parlato con gli allenatori ed abbiamo chiesto che si dia più serenità all’arbitro che consulta il Var. Sono rimasto deluso perché mi aspettavo che dopo il nostro confronto ci fosse più sensibilità su questo tema e invece ieri non è accaduto. Dialogare è possibile ma solo il capitano con l’arbitro, Se si fa un 4 contro 1 un giocatore verrà ammonito”.