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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: le pagelle ironiche di un tifoso del Napoli.
Raul Albiol- Nonostante la quantità imbarazzante di reti subite dalla squadra, non mi sento di condannare la sua stagione.
Per un po' è stato assente, e per un po' gli hanno messo accanto compagni che non sempre hanno espresso il meglio di loro stessi. Ad esser buoni.
Lui però il suo lo ha sempre fatto con dedizione, classe, portamento e una mai nascosta 'cazzimma'.
Dalla splendida partita di Milano contro i rossoneri, in cui ha dato un senso nuovo al verbo spazzare, alla prova invece da dimenticare contro il Real (forse perché in imbarazzo davanti ai suoi ex compagni…) passando per un altro paio di prove ancor più orrende, ha anche lui toccato vette altissime di ingiurie ricevute, come qualche suo compagno.
Ma le ha raccolte tutte a testa alta, come medaglie.
Perché lui è un tipo orgoglioso.
Se ci dovesse lasciare un po' ne soffrirei, ma posso pure campare.
Credo.
Kalidou Koulibaly- La sua stagione, considerando pure diversi lapsus che lo hanno visto protagonista di epocali e madornali strafalcioni è da considerarsi comunque buona, tenendo anche presente che è il migliore dei centrali che abbiamo.
Tra l'altro ciò si è evinto soprattutto quando ci ha lasciato in balia dei difensori sostituti, in occasione della coppa d'Africa.
Ecco, lì ho provato una nostalgia particolare, un senso di vuoto interiore che mi ha fatto scoprire quanto è importante lui per questa squadra. Questa sensazione è paragonabile solo a una cosa: a cioè quando tua moglie ti mette a dieta e tu sai che per un bel po' dovrai fare a meno della parmigiana di mammà.
Vai avanti cercando di non pensarci, segnando i giorni sul calendario che ti dividono dal ritorno dell'amata (amato)…ma sostanzialmente campi male.
Anche se, quando torna, sembra posseduto dal fantasma di Britos e ci mette un po' per arrivare ai fasti di prima del viaggio in Africa.
Ma si sa, quella terra ti cambia.
Comunque alla fine ritorna il muro nero che in più di un'occasione abbiamo apprezzato.
Io non ne farei mai a meno, nemmeno con un'offerta oscena.
Sempre perché a sacca' nun è a mia.
Lorenzo Tonelli- oche, pochissime presenze (anche per via di un lungo infortunio…), due gol di cui uno che è valso 3 punti (con il quale mi è entrato nel cuore…) e poi miliardi di post, su tutti i social possibili e immaginabili, con fotografie annesse.
Che non sono un reato (a meno che non ritraggono il sottoscritto in costume…) ma che ci hanno fatto venire il dubbio che il ragazzo sia venuto tra le braccia di Partenope solo per questo, visto il suo scarso utilizzo in campo.
Considerato quindi il numero delle sue presenze, non si può giudicare adeguatamente, diciamo che è ancora in rodaggio.
Però è un bravo fotografo, dobbiamo scriverlo.
Nikola Maksimovic- Qualche presenza in più del collega su citato, condita da un importante gol (Crotone), un infortunio piuttosto lungo e tra i 24 e i 25 milioni (pari ai soldi sborsati per assicurarselo…) di chite& raccolti.E sto parlando solo di quelli che gli ho lanciato io…
E pensare che quando finalmente è convolato a nozze con il Napoli, dopo due anni di corteggiamenti, ammiccamenti, rinunce inseguimenti e pause di riflessione, io sono uno di quelli che gli ha lanciato pure riso e confetti, come da prassi, credendo infatti, che il buon Nikola fosse davvero ciò che serviva agli azzurri per fare il salto di qualità in difesa.
Invece, ancora una volta, ho dimostrato la mia poca competenza. Esattamente l'opposto del fenomenale presidente del Torino che ce lo ha venduto facendolo passare per un top player.
Però in ogni caso, aspettiamo un altro anno ancora prima di sfancularlo, direi.
Un fanculo post datato.
Vlad Chiriches- Ogni volta che ho letto il suo nome nelle formazioni ufficiali, sono stato colto da una sensazione di disagio. Un misto tra paura, sconforto e triste rassegnazione.
Per intenderci la stessa sensazione che si prova quando, steso sul lettino in posizione equivoca, guardi l'urologo infilarsi i guanti in lattice, tendendoli sul dito più lungo, mentre ti guarda con un sorriso beffardo.
Invece, nonostante il disagio iniziale, le mie paure sono risultate spesso infondate, in quanto Vlad non ha fatto grossi danni, stabilendosi su un livello accettabile.
Certo i suoi dribbling al limite dell'area sono sempre per cuori forti, ma restano, alla fine dell'anno, una serie di prestazioni onorevoli e dignitose.
Da gregario può pure restare con noi.
Vincenzo De Lillo.
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