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Cucchi: “Il rapporto tra ADL e i tifosi mi ricorda quello tra i laziali e Lotito”

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Così Riccardo Cucchi intervistato da 1 Station Radio

Giovanni Ibello

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Riccardo Cucchi, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di Calcioinpillole.com e ripreso da CalcioNapoli1926.it:

La tua Lazio è interessata a Mertens…

“Sarei felice se l’interessamento potesse concretizzarsi. Il giocatore l’ho sempre apprezzato, anche se sono dispiaciuto per Napoli, dato che è molto legato alla città. Mi pare di capire che le proposte di ingaggio, molto ridotte, potrebbero farlo finire sul mercato. Il giocatore è molto apprezzato da Sarri, il quale è stato lo scopritore delle sue doti di bomber, quello che concretamente gli ha cambiato la carriera. Sarebbe un acquisto importante per la Lazio”.

Così Riccardo Cucchi intervistato da 1 Station Radio

cucchi

 

A proposito di Sarri, sembra aver rinnovato con la Lazio 

“Pare che sia ormai ufficiale. Se così fosse, sarei davvero felice. Ha lavorato bene e si è inserito bene, si è fatto subito apprezzare dai tifosi e sono convinto che Sarri sia un allenatore al quale serva tempo per lavorare bene, pertanto dargli altri tre anni sarebbe garanzia del raggiungimento di ottimi risultati. Sicuramente per lui è stato faticoso cambiare la pelle della squadra. Mi pare che alla fine il risultato si sia visto, il quinto posto era il massimo a cui si poteva ambire. Sarebbe un grande errore cercare nella Lazio il Napoli di Sarri, perché è una cosa irripetibile. Sono anche convinto che, conoscendo l’allenatore, abbia una grande capacità di adattarsi alle situazioni. Non è un fondamentalista. Il quinto posto è un risultato straordinario per la Lazio”.

L’esperienza di Ancelotti è stata segnata da quella pregressa di Sarri a Napoli?

“Sì, e mi dispiace. Ancelotti è un allenatore completamente diverso da Sarri, ed è di grandissima competenza, non solo sul campo, ma anche gestionale. Sa gestire gli uomini anche dal punto di vista psicologico. Questa Champions l’ha vinta soprattutto perché è riuscito ad adattare i campioni a sua disposizione alla sua idea di calcio. Mi spiace che al Napoli non abbia funzionato. Credo che la vicenda dell’ammutinamento abbia complicato la situazione, ma il rapporto con De Laurentiis è ancora di rispetto reciproco. Peccato che non ci sia stato il tempo di vedere il lavoro di Ancelotti più avanti. Sono convinto che una delle più brutte abitudini del calcio italiano è la poca pazienza. Se si fa una scelta tecnica bisogna sposare il progetto e dare tempo. Senza tempo a disposizione, nemmeno Klopp avrebbe raggiunto risultati col Liverpool. C’è eccessiva fretta nel calcio italiano di vincere subito. Il limite è grande, ed è di molte società. Sono contento che si arrivi fino al 2025 con Sarri”.

De Laurentiis ha parlato di Scudetto e Spalletti è rabbrividito…

“Il rapporto tra tifosi e De Laurentiis mi ricorda un pochino quello tra i supporter della Lazio e Lotito. I tifosi pretendono dai presidenti un’attenzione alla passione popolare. Il calcio italiano è dominato da squadre del nord e da gradi investimenti però. A Napoli si chiede la speranza di raggiungere un grande obiettivo quale è lo Scudetto, e De Laurentiis ieri l’ha data. Mi metto anche nei panni di Spalletti, dato che le responsabilità di quelle dichiarazioni ricadranno anche su di lui. Dovrà avere spalle molto larghe”.

Bisogna trattenere Koulibaly?

“Non fino a dissanguarsi. Non sono favorevole ad un calcio che si copre di debiti. Il sistema lo sta patendo. Finché si riuscirà a tamponare grazie ai diritti televisivi ed al botteghino, si potrà sopravvivere. Ma purtroppo le società in Italia si basano troppo su quello. In Italia manca la capacità manageriale, e lo vediamo nella gestione degli impianti e nei pochi stadi di proprietà. Penso sia corretto che il presidente tenga conto dei bilanci, indebitarsi creerebbe situazioni disastrose, bisogna avere i piedi ben piantati per terra. Quindi sì al rinnovo di Koulibaly a patto che si faccia il passo in base alle possibilità che si hanno”.