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Renica: “Tanti infortuni muscolari per il Napoli, con De Nicola non accadeva. Su Mertens grave errore”

Renica: “Tanti infortuni muscolari per il Napoli, con De Nicola non accadeva. Su Mertens grave errore”

In diretta a Punto Nuovo Sport Show, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, che ha parlato della situazione in casa azzurra e degli infortuni e in particolare di quello di Mertens. Di...

Giovanni Montuori

In diretta a Punto Nuovo Sport Show, trasmissione in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, che ha parlato della situazione in casa azzurra e degli infortuni e in particolare di quello di Mertens. Di seguito le sue parole.

Renica sugli infortuni del Napoli e su Mertens

Su Mertens e sugli infortuni:

“Farei un ragionamento su basi scientifiche. Quando c’era il dott. De Nicola gli infortuni muscolari erano molto bassi in percentuale. Non ho niente contro questo staff, ma guardo i dati. I dati sono inesorabili, anche se è l’anno del Covid. La realtà, però, è che gli infortunati del Napoli per problemi muscolari sono molti. Ci sarebbe da criticare la società sotto questo punto di vista: si è tolto un personaggio per i dati in mano molto importante. Lozano?  Non spetta al dottore stabilire chi deve uscire e chi no. In quel caso lì è stato Gattuso a chiedere a Lozano di restare in campo. Bisogna dirlo, è la verità, ma è stato fatto un grave errore anche con Mertens. Capisco che la necessità di far risultato possa far ragionare di pace, ma succede che quando non ragioni di testa fai molti più danni di quelli che devi subire. Questa è una guerra, non una battaglia. Se ci si fa prendere dai nervi, si rischia di pagare dazio”.

Sul Granada:

“Se non hai le giuste armi per affrontare le battaglie, rischi di creare polemiche. Secondo me la società si è indebolita molto. Sulle scelte di Gattuso non metto mai bocca, perché non sono lì tutti i giorni. Dunque ne ha di motivi validi e con il senno di poi siamo tutti bravi. Il Napoli, secondo me, per il Covid e per altri motivi doveva abbandonare una competizione e quindi secondo me, una società che valuta le cose a 360 doveva dire all’allenatore “rinunciamo alla Coppa Italia. Ci sono obiettivi importanti, perché arrivare in Champions e vincere l’Europa League sono obiettivi concreti”.