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(Getty Images)
A Radio Marte, nel corso della trasmissione "Marte Sport Live", è intervenuto Alessandro Renica, ex calciatore del Napoli, che ha analizzato la situazione in casa azzurra ed ha parlato dell’ex allenatore Gennaro Gattuso. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Brasile-Italia 2-3? Ricordo bene non solo la partita ma anche la vittoria di quel Mondiale, credo sia il Mondiale in cui l'Italia ha giocato in maniera memorabile. La Nazionale del Mondiale 1982 aveva più qualità di tutte? Forse se si considera le squadre con cui ha vinto, ciò che ha fatto l'Italia di Bearzot è insuperabile.
Gattuso? Sincero come al solito, niente di nuovo. Lui è una brava persona che ha il difetto di dire sempre la verità. Da altre parti questo non c'è. Poi, per me, era un allenatore importante per il Napoli per mille motivi. Ha rimpiazzato Ancelotti dopo il suo fallimento, ha riportato alcuni valori in campo in una stagione falsata da COVID-19, infortuni e mancanza di gente allo stadio. Ormai però è un capitolo chiuso però questa storia che ogni volta a Napoli quando manca un risultato è un problema. La confusione regna sovrana ma io dico che si dà troppa importanza all'allenatore a Napoli.
Alla fine manca il progetto ed effettivamente se la qualità c'è si può pensare a certi risultati. Spalletti era stato scelto da gennaio ma la qualità dei giocatori è imprescindibile, altrimenti l'allenatore può dare poco perché si sa tutto di tutti. Il problema sta sempre nella progettualità del Napoli. Ci sta che non si vada in Champions ma ci vuole un piano B e non si vede. La cantera, lo stadio di proprietà, lo scouting non si vedono. Si tratta sempre di un rattoppare ma se c'è emergenza non c'è una visione importante in futuro".
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