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Il Napoli ha zittito Marassi con i gol di Milik e Albiol e batte la Sampdoria 2-0. Due reti segnate anche alla curva doriana, colpevole di una serie estenuante di cori razzisti, tanto che l’arbitro Gavillucci ha dovuto sospendere la partita per qualche minuto, prima del raddoppio di Albiol. È sostanzialmente la prima volta che una partita di Serie A viene sospesa per cori razzisti, o cosiddetti di discriminazione territoriale. Accadde qualcosa di simile nella partita tra Napoli e Lazio a Roma, quando il match fu sospeso dall’arbitro Irrati per qualche minuto per i “bu” razzisti nei confronti di Koulibaly. Era il 4 febbraio del 2016 e anche allora in panchina c’era Maurizio Sarri.
E PROPRIO IL TECNICO AZZURRO è stato artefice dell’iniziativa dell’arbitro. Sua è stata l’insistenza nel segnalare a lui e al quarto uomo il ripetersi dei cori. Il solito “Vesuvio lavali col fuoco”, che ormai si sente in quasi tutti gli stadi d’Italia, anche quando il Napoli non è in campo. «Se fossi il sindaco di Napoli e avessi i fondi a disposizione inviterei i tifosi a vedere quanto è bella la città e come sono i napoletani poi cambierebbero idea e non ci sarebbero più certi cori, perché sono cori che nascono dall’ignoranza. La tifoseria della Sampdoria è una tifoseria tra le più civili. Non so se siano sfottò o cori razzisti ma io a questa cosa ormai ci sono abituato. I cori sono frutto dell’ignoranza - ha spiegato Sarri - intesa come non conoscenza». Parole chiare, che dovrebbero far riflettere i tifosi blucerchiati, o comunque quella parte che si è macchiata dell’ennesimo atto di razzismo nei confronti dei napoletani. Momenti che hanno fatto infuriare Sarri e che poi hanno indotto l’arbitro Gavilluci a sospendere la gara tra Samp e Napoli: beceri tifosi che hanno intonato i soliti cori volgari, offensivi e assurdi. Quei cori che inneggiano al Vesuvio, che nel primo round hanno fatto saltare dalla panchina Sarri. Il tempo che permette al presidente Ferrero di scendere in campo, prendersi la pioggia e qualche insulto sotto la curva prima di riuscire a calmarli. E proprio durante quei momenti, le telecamere hanno ripreso chiaramente il volto di quei tifosi. Sono scesi di qualche gradone per insultare il loro presidente che voleva solo fermarli. «Mi sono sentito in dovere di fare qualcosa», ha spiegato Ferrero. Però i volti dei tifosi erano ben visibili, e quindi si può prefigurare anche un’ipotesi di Daspo. Domani arriveranno i provvedimenti del giudice sportivo. La sospensione della partita qualche conseguenza dovrebbe portare. Quindi non la “solita” multa. I tifosi del Napoli, dispiaciuti ed indignati, lo sperano. E con essi anche i sostenitori corretti della Sampdoria, quelli che non vorrebbero sentire certi cori nel loro stadio. Il Roma.
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