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Ravezzani: “Mi aspettavo di più da Insigne, per avere 30 anni è poco incisivo”

Tony Sarnataro

Il giornalista Fabio Ravezzani ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali

Il giornalista Fabio Ravezzani ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali.

Le parole di Ravezzani

“Mi piacerebbe se Insigne fosse un fenomeno, perché ne abbiamo bisogno. Oltre al fatto di non avere l’arma letale – tipo Malinovksy – nei big match tende ad essere meno incisivo. Chiesa è di un altro livello tecnico ed agonistico, ma è entrato in campo con una diversa arroganza ed ha segnato. Ormai ha 30 anni Insigne, ce lo siamo giocato. Avrebbe potuto essere un Del Piero, Montella, Totti, ma è ancora un gradino sotto e questi avrebbero dovuto essere gli Europei per dimostrarlo. Durante la partita con l’Austria mi sono chiesto perché Mancini non cambiasse gli attaccanti, ha tolto i centrocampisti e quando finalmente ha sostituito Berardi con Chiesa, è cambiato tutto. L’unica cosa per cui Insigne è molto importante sono le palle da fermo, perché nessuno li batte bene come lui. Deve restare titolare, ma se non è in giornata non può essere intoccabile, come nessun altro. Conferenza De Laurentiis? Per me è un presidente straordinario per i risultati ottenuti rispetto ai mezzi. Insieme a Lotito sono i migliori, sebbene umanamente non mi ispirino. Napoli ed i napoletani meriterebbero di essere rappresentati da qualcuno che sia migliore di De Laurentiis sotto certi atteggiamenti".