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Igor Protti, doppio ex di Lazio e Napoli nonché attuale Club Manager del Livorno, ha parlato

Redazione

Igor Protti, doppio ex di Lazio e Napoli nonché attuale Club Manager del Livorno, ha parlato attraverso le frequenze di tmw Radio in merito alla sfida dell’Olimpico tra biancocelesti e azzurri. “Mi aspetto una grande gara tra due...

Igor Protti, doppio ex di Lazio e Napoli nonché attuale Club Manager del Livorno, ha parlato attraverso le frequenze di tmw Radio in merito alla sfida dell'Olimpico tra biancocelesti e azzurri. “Mi aspetto una grande gara tra due grandi squadre, il Napoli da anni è stabilmente al vertice mentre la Lazio ci ha abituato a stagioni altalenanti. Quando parte a fari spenti, riesce a fare bene. Sta giocando bene, come il Napoli.

Inzaghi è molto preparato, verrà fuori una buona gara. Dopo la Coppa Italia, lo stato d'animo è diverso perché la Lazio ha conquistato la finale e il Napoli no. Cosa ricordo delle mie esperienze? A Napoli sono stato bene, è una città eccezionale con un pubblico incredibile anche se quella stagione finì con la retrocessione in Serie B. Della Lazio ricordo il gol al 92' nel derby contro la Roma”, le parole dello Zar che ha poi proseguito in merito alla Juventus: “Contro il Barcellona sono convinto che la Juve giocherà le proprie carte, in questi anni ha dimostrato di poter fare bene contro tutti.

Due anni fa arrivò in finale, l'anno scorso fu estromessa dal Bayern Monaco. Il Barcellona ha rimontato col PSG, ma può essere un'arma a doppio taglio per i catalani. La Juventus ha una difesa fortissima, il Barça non potrà recuperare in caso di svantaggio come ha fatto contro i transalpini”. Tornando a Lazio-Napoli, c'è da analizzare la sfida tra Immobile e Mertens. “Ciro è un grandissimo calciatore, gioca con una semplicità enorme.

Mertens è una sorpresa, non è un centravanti tipico. Andare a sostituire un attaccante come Higuain non è semplice, non avrei mai pensato che potesse fare oltre venti gol”. Il Napoli deve trattenere il belga? “E' chiaro che un calciatore simile bisogna trattenerlo, se si vuole puntare sempre più in alto. Il Napoli è un passo dietro la Juve e sullo stesso piano della Roma, per provare a vincere bisogna trattenere i migliori.

Non dipende solo dal club o solo dal calciatore, tutto dipende dalle due parti in causa”. Che stagione si vive a Livorno? “Ho avuto la cittadinanza onoraria per il mio trascorso come attaccante, questo mi fa pensare che l'ho ricevuta per i gol ma soprattutto perché ho dato tutto per chi veniva allo stadio. Il calcio è fatto di senso di appartenenza, continuo ad avere questa visione romantica dello sport. A Livorno siamo terzi in classifica, disputeremo i playoff.

È una stagione di ricostruzione, sono tornato da calciatore nel '99 e riconquistammo la Serie B a trent'anni dall'ultima volta. Poi andammo in Serie A a 50 anni dall'ultima apparizione, ora siamo in Lega Pro e sono tornato per provare a riportare il Livorno in alto. Proveremo a conquistare il massimo, ma la Lega Pro è difficile con tante piazze importanti. Se non dovessimo riuscire ad andare in B quest'anno, ci proveremo l'anno prossimo”. Tmw.