- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
ultimissime calcio napoli
Il giornalista Maurizio Pistocchi ha parlato ai microfoni di NAPOLI MAGAZINE: “Quando Ancelotti dice di voler affrontare Sarri in Europa League lo dice per cortesia, perché sarebbe comunque fastidioso per tutti, meglio evitare, anche se l’ambizione è sempre vincere qualcosa, magari, proprio la seconda competizione europea. Penso che il campionato non sia ancora finito, che Ancelotti e i suoi ragazzi debbano rimanere concentrati sulle prospettive tricolori, anche se la Juventus, come previsto in estate, è troppo forte dopo aver rinforzato una rosa che da 7 stagioni consecutive vince lo scudetto, investendo qualcosa come 240 milioni di euro sul mercato. I bianconeri sono sicuramente di un altro livello, però, succede anche in altri campionati che poi la grande favorita non vinca, anche se è molto difficile possa accadere in Italia, per tanti motivi. L’Europa League è una competizione molto complicata, soprattutto perché si gioca il giovedì sera ed hai pochissimo tempo per recuperare e concentrarti sulle successiva gare di campionato. Poi le italiane fanno sempre male, forse il risultato migliore resta la semifinale proprio del Napoli di Benitez di 4 stagioni fa Il Napoli e della Juventus quando beccò il Siviglia. Anche dal punto di vista motivazionale è difficile perché, mentre la Champions ti dà tanti soldi e fama a livello internazionale, l’Europa te ne dà meno e forse per questo le italiane finiscono con preferire il campionato. Il Napoli, a meno di apocalittiche situazioni, sicuramente si qualificherà per la prossima Champions, anche perché, mi sembra che dopo la Juventus è la squadra più forte per qualità dei singoli e del gioco. Ancelotti ha cambiato qualcosa nel gioco, anche sfruttando la qualità individuale, rispetto alla scorsa stagione quando era privilegiato il gioco, e che gioco. L’anno scorso quando arrivava il week end già sapevo quale partita guardare ed era quella del Napoli perché giocava come piace a me, quest’anno è un po’ diverso, ha perso un po’ quelle caratteristiche, anche se, finora, ha sempre giocato bene, tranne la partita con il Chievo e quella, decisiva, di Liverpool. Milik è un giocatore importante e lo era anche l’anno scorso, prima dell’infortunio, anche se era un’arma che Sarri utilizzava negli ultimi 20/30 minuti, quando cambiava modulo. Il polacco mi piace, tecnicamente è un buon giocatore sia in fase conclusiva che in quella di impostazione della manovra e può dare diverse possibilità ad Ancelotti, è una persona serissima, che si comporta in modo impeccabile e da questo punto di vista credo che il Napoli sia messo bene. Piuttosto che in attacco, a gennaio cercherei qualche alternativa in difesa, anche perché Maksimovic fa ancora un po’ fatica, mentre per Albiol inizia ad esserci un problema relativo all’età. Poi verificherei meglio le potenzialità di Diawara, Ounas e Rog, Mi dicono che il Napoli sia sul campione del Mondo francese Pavard che è un giocatore molto forte, sia fisicamente che tecnicamente e farebbe molto comodo, anche perché quello che è mancato la scorsa stagione è stata la qualità nei rincalzi e la scarsa fisicità che conta tantissimo. Koulibaly è un giocatore straordinario ed è oramai presente in quasi tutte le classifiche di rendimento a livello internazionale. Si parla tanto di questo protocollo VAR, stabilito dall’IFAB (Federazione internazionale arbitri), che, siccome voglio essere in buona fede, credo sia pensato per tutelare più il lavoro dell’arbitro che l’utilizzo della tecnologia, mentre io credo che debba accadere il contrario, proprio perché l’aiuto della tv è una tutela dell’arbitro e può evitare tanti errori e faccio l’esempio del fallo da rigore, netto, di Florenzi su Pandev che era sicuramente da visionare alla VAR. Mi sono occupato di moviola per tanti anni e posso dirvi che, conoscendo il mezzo televisivo, capisci immediatamente qual è l’episodio che merita di essere rivisto e quale no, mentre gli arbitri, forse, non hanno ancora questa abitudine, questa pratica”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA