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Luciano Spalletti (Photo by SSC NAPOLI via Getty Images)
A Radio CRC, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, è intervenuto Mirko Pieri, ex calciatore dell'Udinese allenato da Spalletti, che ha parlato del tecnico del Napoli e del campionato degli azzurri.
Le parole di Pieri:“Che novità trovo in Spalletti rispetto a quando ero io all’Udinese? Come tutti gli allenatori, allenando per tanti anni si è evoluto. A Udine giocava a 3, anche se in quel periodo giocavano un po’ tutti a tre. L’avvento della difesa a 4 è avvenuta con l’arrivo del Chievo in Serie A. Luciano è una persona squisita, un allenatore bravo e molto preparato tatticamente. Oggi c’è questa tattica da studiare e provano nei dettagli qualsiasi tipo di movimento e lui già lo faceva vent’anni fa a Udine con noi. Se guardiamo tutte le squadre che ha allenato in Italia. Poi non è mai facile vincere gli scudetti.
Il Napoli? Io non lo so se abbia agguantato lo scudetto. In questo momento è la squadra che gioca il miglior calcio in Italia e bisogna trovare ancora una squadra che può dare noia. Le partite sono tante e possono succedere tante cose, ma se finisse il campionato adesso, se lo sarebbe meritato alla grande. Osimhen? Per me è un giocatore fantastico, quest’anno si è completato grazie a Spalletti che lo ha messo a suo agio. Ce ne sono pochi come lui. I tre anni di Spalletti a Udine sono stati memorabili, infatti lo ricordano bene lì.
Cosa mi piace di più di Spalletti? Anche quando la squadra vince, lui in panchina resta calmo avanti a tutti, è sempre stato così. A volte festeggiava negli spogliatoi, ma in campo restava sempre impassibile. Quando una squadra va bene così come il Napoli, il merito è di tutti. La società ha investito bene nonostante le partenze illustri.
Le squadre dietro al Napoli? Non riescono ad avere la continuità che ha il Napoli in questo momento. Secondo me pensano solo a mantenersi in corsa per la Champions League perché anche la Roma è salita in classifica. Sicuramente non è una cosa facile per quelle dietro. Il Napoli ha la consapevolezza di essere la squadra più forte e questa convinzione aiuta in campo. Giocano a viso aperto da tutte le parti. Spalletti, Sarri e Mourinho gli allenatori simbolo di questo campionato? Assolutamente. La Roma sta giocando bene e fisicamente sta bene. La Lazio dopo la vittoria di ieri è risalita”.
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