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Perinetti: “Mia esperienza a Napoli difficile, c’era da gestire il dopo Maradona. Vi spiego”

Tony Sarnataro

Il dirigente Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Brescia, ha rilasciato quest'oggi alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali in casa azzurra

Il dirigente Giorgio Perinetti, attuale direttore sportivo del Brescia, ha rilasciato quest'oggi alcune dichiarazioni a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali in casa azzurra.

Le parole di Perinetti

"La mia esperienza al Napoli? Ho avuto un compito delicato. C’è stato da gestire un dopo Moggi e un dopo Maradona. Poi c’è stata un’altra esperienza con il Napoli dove riuscimmo a salvare il Napoli. Poi l’anno successivi per problemi finanziari e burocratici non abbiamo potuto lottare per la serie A".

Su Antonio Conte

"Era il leader del centrocampo dove gli altri interpreti erano Deschamps, Zidane. Questo la dice lunga sulla sua personalità. Poi ho avuto la possibilità di portarlo al Bari dove giocava con il 4-2-4. Dopo presi Ventura per proseguire quel tipo di progetto. È il miglior allenatore italiano? Non lo so. Noi abbiamo tanti bravi allenatori, ma ognuno con le sue idee. Conte ha dimostrato di essere un bravo allenatore con il suo atteggiamento e il suo perfezionismo, che io chiamo passionale. Il fatto che i suoi giocatori ne parlino bene anche quando non giocano vuol dire che lascia il segno. La stessa esperienza con la nazionale ci ha portato a battere Belgio e Spagna, con la Germania, futura campione d’Europa siamo andati ai rigori. Caratterialmente ognuno ha i suoi lati, ma per il lavoro che fa è uno che si dedica con attenzione al suo lavoro. Può essere simpatico o meno, forse uno che vince può non esserlo, ma sul suo lavoro non si può discutere".

Conte allenatore

"Come è gestire Conte allenatore? È uno che si siede a tavolino e vede tutte le sue evoluzioni. Nel suo libro dice che è stimolante fare la previsione del rafforzamento della squadra con me. Lui si confronta sempre ed è difficile rifilargli un giocatore senza che possa dire sì. Vuole sapere se funziona nel suo modo di giocare e vuole parlare con i nuovi acquisti. Conte lascerà l’Inter? Credo che l’anno scorso abbia dato un’identità all’Inter. Adesso sta cercando di completare questo lavoro e credo che ad un allenatore faccia sempre piacere continuare a lavorare lì. Credo che se l’Inter risolverà i suoi problemi e avrà una società solida come quella attuale, lui avrà piacere di continuare. Ma è solo una mia supposizione”.