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Perillo: “Mertens? In futuro lo vedo come Maldini. Spalletti merita la conferma”

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Ecco le parole di Antonello Perillo intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio

Francesco Casillo

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonello Perillo. Il vice direttore TGR Rai Nazionale ha detto la sua sulla stagione disputata dal Napoli e non solo. Perillo ha difatti commentato le voci sul futuro di Luciano Spalletti e su un suo probabile addio a fine anno.

Perillo: "Punteri ancora su Spalletti. Mertens? In futuro lo vedo come dirigente qui a Napoli"

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Di seguito le dichiarazioni del noto giornalista Antonello Perillo:

"La piazza soffre perché oggettivamente tutti avevano accarezzato il sogno scudetto. Purtroppo, non è stato così per i tifosi, e sai che questo è un tasto sul quale i tifosi del Napolibattono molto. Nonostante i tifosi siano grati a De Laurentiis per quanto fatto nei suoi diciotto anni di gestione, ora non si accontentano più di restare ad alti livelli, vorrebbero vincere. Va aggiunto che è stato brutto il modo in cui il Napoli ha perso il treno scudetto: la partita contro l’Empoli su tutte, ma ci sono stati anche altri episodi che hanno fatto male. Penso che De Laurentiis abbia fatto bene a scendere in campo per raddrizzare le cose e per lavorare subito al futuro. Certo, c’è chi dice che l’abbia fatto in maniera tardiva. Spalletti merita di esser riconfermato? Si, lo vedo in sella alla panchina azzurra anche nella prossima stagione. Ovviamente non ne sono certo al 100%. Il Napoli aveva fatto benissimo rispetto all’anno scorso, e l’obbiettivo base è stato raggiunto. Poi ci sono state tre partite che hanno buttato fuori i partenopei dalla lotta scudetto".

Ed ancora sulle doti di Spalletti nel leggere le partite

"Per me è molto bravo, un signor allenatore. Studia bene le partite e mette bene la squadra in campo. Nelle ultime settimane sono successe delle cose che ci portano a fare delle riflessioni sugli errori che ha indubbiamente commesso. Anche ad esempio nella gestione di Mertens ci sono stati tanti errori. Io lo riconfermerei senza esitazione, ma devo anche dirti che il club deve essere consapevole sia delle problematiche caratteriali che quelle tattiche, ma il Napoli ha bisogno di un dirigente che faccia da collante tra squadra, allenatore e società, un po’ come Maldini con il Milan. Mertens potrebbe ricoprire questa pozione in futuro, Giuntoli è un grande dirigente bravo ed ha fatto cose importantissime, ma nel ruolo di cui parlo io c’è bisogno di una figura più rappresentativa, ad esempio un ex calciatore".

Infine una chiosa sul lavoro svolto da De Laurentiis a Napoli

"Il presidente è un innovatore del calcio, non solo nell’intrattenimento ma anche nel marketing. Io penso che lui pensi che questa figura non serva. Lui chiamò Ancelotti cercando di fare un qualcosa nel modello inglese, stile Ferguson al Manchester United, ma le cose non andarono bene. Anzi, le cose andarono malissimo, ma non sapremo mai cosa sia davvero successo. Ora sappiamo che Ancelotti non era d’accordo col ritiro, ciononostante ci andò anche senza la squadra, ed in quella situazione ho pensato che a livello umano non si fosse comportato da fenomeno tanto quanto lo è da allenatore".

 

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