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(Getty Images)
Antonello Perillo, giornalista della RAI, è intervenuto a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio per parlare delle principali vicende di casa Napoli. Di seguito l'intervista.
Sulla situazione del Covid
“La campagna vaccinale, in Campania, procede in maniera forte e decisa. Il presidente De Luca sta riuscendo in un buon lavoro, ma adesso servono più vaccini. A Napoli ci sono state diverse manifestazioni di varie categorie, come quella di ieri dei ristoratori e del settore sportivo di base, ma, purtroppo, la verità è che questa pandemia non ha fatto altro che alimentare i problemi storici del sud. Nel calcio c’è un intero mondo che lavora, sono preoccupato soprattutto per i dipendenti e gli atleti delle serie minori. Anche le big, però, dovranno ragionare sul futuro, visto il calo degli introiti dovuto soprattutto alla chiusura degli stadi".
Sul mercato del Napoli
"Il Napoli deve ridurre il monte ingaggi, De Laurentiis sta lavorando su questo. I primi a farne le spese saranno Maksimovic e Hysaj, entrambi con la valigia in mano ed in scadenza contrattuale. Il presidente preferisce rinunciare a loro perché non li ritiene fondamentali. Elseid mi risulta essere molto vicino al Milan. Per i rossoneri sarebbe un vero affare a parametro zero, un'ottima alternativa ai titolari sia per la fascia destra che per la sinistra. Per Maksimovic, invece, si parla di Roma ed Inter, anche perché vuole restare in Italia".
"La rosa è fortissima già così, quest’anno è stata penalizzata da infortuni, Covid e qualche errore di Gattuso. Rino sta crescendo, ma ha commesso qualche sbaglio, come far giocare Bakayoko in un centrocampo a due con un altro giocatore lento come Fabian, e non Demme. Il Napoli va rinforzato sugli esterni: Mario Rui è un buon giocatore, Ghoulam è un grandissimo, ma non è lo stesso da 4 anni. Di Lorenzo, invece, sta sudando sette camicie perché non riposa mai e ha bisogno di un’alternativa. Andranno sostituiti i partenti, uno su tutti Koulibaly, per il quale potrebbe essere l'anno giusto per la partenza. Negli scorsi anni ADL è stato bravo a trattenerlo nonostante le offerte importanti, ma quest’anno potrebbe rinunciarci proprio in virtù dell’ingaggio importante".
"Sul taccuino di Giuntoli c’è Senesi del Feyenoord: calciatore forte di testa, con un ottimo piede mancino, che può adattarsi anche sulla fascia. La sua valutazione è di circa 50 milioni, e, a questo punto, tratterrei Kalidou. Invece, chi potrebbe essere un giusto investimento è Milenkovic: quotazione da 25 milioni di euro e ha il vantaggio di conoscere già la Serie A. Senesi avrebbe bisogno del tempo per ambientarsi, come è accaduto a Martinez Quarta alla Fiorentina, ed è per questo che prenderei un difensore già pronto che conosce il nostro campionato".
"Tutto, ovviamente, dipenderà dal prossimo allenatore. Anche Koulibaly, ad esempio, quando arrivò a Napoli iniziò con degli errori e delle ingenuità pazzesche perché abituato ad un calcio diverso. E va ringraziato Sarri per il Kalidou di oggi. Quando arrivò Maurizio a Napoli, fece capire al difensore di avere fiducia in lui ma che per essere un giocatore importante avrebbe dovuto imparare la tattica e migliorare nella tecnica. Così, il difensore iniziò il ritiro prima degli altri, ed è diventato il grande calciatore che conosciamo. Il mercato di quell’anno, l’ultimo di Benitez, è stato il peggiore degli ultimi anni. La società azzurra avrebbe dovuto prendere Mascherano, invece arrivarono David Lopez e Michu".
Su Lorenzo Insigne
"Insigne ha un contratto in scadenza a giugno 2022 ed è arrivato il momento di rinnovare. Le trattative non sono ancora iniziate, a differenza di ciò che ha scritto qualche giornale, ma Lorenzo resterà sicuramente, visto che vuole vestire la maglia del Napoli a vita. Restano da discutere le cifre, ma il suo agente, Vincenzo Pisacane, è uno che sa cosa fare".
Su Gennaro Gattuso
"Rinnovo? Rino è molto stimato come persona e come allenatore da gran parte della tifoseria napoletana perché l’anno scorso è riuscito a riunire i cocci in una situazione disastrosa: litigi fra calciatori e società, la tempesta Ancelotti. Poi è arrivato a vincere una insperata Coppa Italia. Quest’anno ha commesso degli errori, come quelli già citati prima, ma anche la gestione Osimhen, voluto da lui oltre che da Giuntoli. Pur di farlo coesistere con Mertens, ha stravolto tatticamente la squadra, creando un disequilibrio. Il problema è capire se ci sono possibilità di ricucire i rapporti con De Laurentiis.
"Rino potrebbe anche passare sopra ai vari sondaggi fatti dal presidente, dimenticando che se qualcuno avesse accettato, sarebbe stato esonerato. Questo perché da uomo di calcio sa che i presidenti si guardano intorno quando le cose non vanno bene. Nel caso in cui si ricucisse lo strappo fra i due, magari raggiungendo anche la Champions, perché non continuare?”.
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