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Roma. Pennella altre due capolavori. Lorenzo sempre più l'artista del Napoli, quello che regala magie e sprazzi di classe pura. E che quest'anno Insigne segna con una continuità impressionante: adesso è quota 14 in campionato, un record con la maglia azzurra. Furbizia nell'inserimento alle spalle del difensore e abilissimo nel colpo per beffare Strakosha in uscita, puntualità e decisione nella rete nei minuti di recupero, quella del tris azzurro. Si prende la scena all'Olimpico, come spesso gli capita: contro la Roma non segnò ma fece segnare Mertens e fu ancora una volta tra grandi protagonisti. Qui segnò il suo primo gol con la maglia dell'Italia nell'amcihevole contro l'Argentina e qui realizzò una doppietta nella finale di coppa Italia vinta 3-1 contro la Fiorentina.
Eppure la serata non era cominciata benissimo: nel primo tempo, infatti, Insigne ha sbagliato una palla gol clamorosa sull'assist al bacio di Mertens. 'Sono andato convinto di fare gol, purtroppo ho sbagliato ma l'importante è che siamo in vantaggio. Dobbiamo continuare cosi e fare il secondo gol, speriamo che arrivi nella ripresa. Sappiamo che la Lazio è una grande squadra, dovremo stare attenti perchè loro in contropiede sono pericolosi', ha detto nell'intervallo con il Napoli avanti 1-0 con la rete di Callejon.
I suoi gol sono arrivati nella ripresa, sotto gli occhi del ct dell'Italia Ventura che in tribuna si è gustato i suoi numeri. Insigne è stato di gran lunga migliore in campo e si è fatto apprezzare sia come attaccante, per la doppietta nella ripresa, ma anche da difensore proprio come piace sia a Sarri che al ct dell'Italia: Lorenzo infatti ha salvato sulla linea nel secondo tempo sul tentativo di Patric. Sempre più il vero patrimonio del Napoli, un campione da blindare al più presto: in tribuna il presidente De Laurentiis che esaltò la sua prestazione a Madrid, sottolineando la sua 'cazzimma'. Adesso dovrà ripartire la trattattiva per il rinnovo: il napoletano ha il contratto in scadenza nel 2019 ma il discorso è ancora da definire. Atteso l'incontro tra il presidente azzurro e i suoi agenti per trovare un punto d'incontro e sottoscrivere il rinnovo. L'offerta è stata di 3 milioni per i prossimi cinque anni con cifra a scalare, la richiesta è superiore e c'è da discutere anche sui diritti d'immagine. In questi due mesi che mancano alla fine della stagione ogni giorno può essere quello buono per raggiungere l'intesa: la base del ragionamento è che Insigne vuole giocare a Napoli con la squadra della sua città e diventare una bandiera, idea che è la stessa del club.
Insigne in attesa della definizione del futuro si gode il presente e diventa sempre più il trascinatore del Napoli. Una continutà impressionante di rendimento, titolare in campionato dalla sfida con l'Empoli al San Paolo, una serie impressionante di partite senza calare un attimo d'intensità, cioè ben 22 partite consecutive in campionato (31 comprese le coppe). Anzi, Lorenzo partita dopo partita gioca sempre al massimo e segna gol decisivi: dopo la rete del 3-2 in coppa Italia alla Juventus, la doppietta alla Lazio. Un bomber implacabile, soprattutto in trasferta, una media impressionante soprattutto fuori casa, dove ha messo a segno ben dieci dei 14 gol in campionato, poi quello in Champions League a Madrid contro il Real. Sempre al centro del Napoli, segna, regala assist gioca un numero impressionante di palloni, recupera palloni, insegue gli avversari.
Lorenzo è sempre più il miglior talento d'Italia ma ci mette anche un grandissimo spirito di sacrificio: il vero punto di riferimento, capitan futuro che ha preso anche stavolta la fascia da Hamsik ed ha lasciato il campo da capitano. Un trionfo personale e di squadra: a fine partita è andato sotto la curva a festeggiare con i tifosi. Una notte da ricordare all'Olimpico, un'altra prestazione da favola. Numeri da campioni, lampi di classe. Vince la sfida a distanza con l'amico Ciro Immobile, rimasto a secco con la Lazio. Soprattutto trascina il Napoli a un successo fondamentale per la lotta Champions. Il Mattino.
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