Giuseppe Pecoraro, ex capo procuratore della Figc, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali del calcio italiano e sulla situazione della Juventus. A seguire le sue principali parole.
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Pecoraro: “Punire la Juve? Quando ci provai io, mi davano le carte di Bari e Foggia”
Giuseppe Pecoraro, ex capo procuratore della Figc, ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a Radio Punto Nuovo su alcuni temi attuali del calcio italiano
Le parole di Pecoraro
"L'inchiesta? Il sistema calcio è malato: tutti pensano di poter competere con il PSG o con le squadre inglesi eccetera senza averne la possibilità. Non si guarda alla gestione del calcio come quella del Bayern o delle squadre tedesche. Purtroppo, in Italia si è cercato di accorciare i tempi ci sono plusvalenze e bilanci fasulli. Terremoto? Oltre alla Juve sono implicate altre squadre, è un fatto gravissimo. Il grosso problema è che non c'è più competizione, chi ha fatto queste plusvalenze ha portato a falsare il campionato perché così si è cancellata la possibilità per chi ha giocato pulito di avere le stesse chance. Guardate Suning? Quando si sono accorti che bisognava investire 300 milioni si sono tirati indietro. Il calcio sarà dominato dai soldi arabi. I testi penali, ove confermati, saranno tradotti in sanzioni individuali. Quando ci sono state problematiche sulla Juve sui bilanci o sul bagarinaggio, le abbiamo affrontate: se lo fanno anche gli altri, allora saranno puniti anche gli altri. Mi preoccupa se viene detto: se le regole le facciamo oggi, non possiamo punire chi ha sbagliato prima. Io ci ho provato ed anche il Tribunale Federale mi ha dato torto: perché al di là del caso Chievo e Cesena, c'è il solito discorso che c'è il mercato e non si può prevedere il prezzo. Pensiamo al caso Sturaro. Sanzione alla Juve per le plusvalenze? Quando io ci ho provato, mi sono sempre chiesto perché mi arrivavano le carte del Bari e del Foggia ma non della Juve. Ed è per questo che ho chiesto il rafforzamento della Covisoc".
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