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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
L'ex calciatore Eraldo Pecci ha rilasciato alcune dichiarazioni quest'oggi a 1 Station Radio su alcuni temi attuali in casa azzurra e in generale del calcio italiano. A seguire le sue principali parole.
“Campionato livellato verso il basso? Non sempre andando a comprare calciatori ci si rinforza. Di certo i giocatori che ti fanno fare il salto di qualità sono ben pochi e spesso finiscono all’estero. Portare in maniera frenetica un nome nuovo non è per forza un merito, spesso confermare gruppi di livello può essere un fattore. Questo discorso sta avvenendo alla Fiorentina, ma anche al Torino ad esempio. Quale tipo di calcio preferisco tra quello di Italiano o Juric? La differenza non la fa mai l’allenatore, penso, ma i giocatori. Il Verona lo scorso anno giocava meglio dello Spezia, il Toro quest’anno gioca meglio, certo, come la Fiorentina. I viola facevano campionati sottotono pur avendo i giocatori, ora si vede la differenza. Proprio come succede a Napoli. L’allenatore si prende meriti che spesso non ha quando la squadra vince e viceversa. Ci sono dei momenti, attimi, che possono valere intere stagioni. Come la palla che scappa a Musso e consente al Milan di segnare contro l’Atalanta, o la topica di Reina sul terzo gol del Bologna. Osimhen? La sostanza è che le partite le vincono i giocatori”.
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