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Pazienza: “Nel mio Napoli c’era più coesione. Insigne? Già da ragazzino aveva già grandi doti”

Pazienza: “Nel mio Napoli c’era più coesione. Insigne? Già da ragazzino aveva già grandi doti”

Michele Pazienza, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Juve, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, ed ha parlato della situazione in casa azzurra e di Lorenzo Insigne....

Giovanni Montuori

Michele Pazienza, allenatore ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Juve, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione in onda su 1 Station Radio, ed ha parlato della situazione in casa azzurra e di Lorenzo Insigne. Di seguito le sue parole.

Pazienza sul Napoli e su Insigne

 Lorenzo Insigne (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

“Il mio Napoli veniva da un momento diverso rispetto al Napoli attuale. Anche un pareggio, come quello ottenuto al Meazza in San Siro nel 2011, era qualcosa di meraviglioso visto che venivamo dalle ceneri del fallimento, dalla Serie C e dalla Serie B Quel gruppo, però, aveva uno spirito che ha aiutato tantissimo la società a crescere sempre di più, fino ad arrivare ai livelli attuali. Nello spogliatoio attuale si intravede uno spirito molto diverso da quello che avevamo noi. Nel calcio moderno si formano squadre dove si scontrano culture, lingue ed abitudini diverse. Per mantenere coesi questi gruppi c’è bisogno di calciatori che facciano da collante. Probabilmente, al Napoli di oggi mancano proprio queste figure, che sono importantissime all’interno di uno spogliatoio. Servono innesti di figure di riferimento, che siano trainanti per il resto del gruppo. E nel mio Napoli c’erano diverse figure di questa caratura”.

Su Insigne:

“L’ho vissuto da giovanissimo, e già si vedevano delle qualità tecniche importanti, anche se non mi aspettavo riuscisse a fare questo tipo di carriera a causa del suo fisico. Ma lui è stato bravo andando a giocare in prestito dove c’era Zeman che lo ha aiutato a migliorarsi e specializzarsi nel suo ruolo”.

Su Bakayoko:

“Non credo si sia involuto, ma c’è un evidente calo di tutta la squadra. Lui ha un nome importante, così come lo stipendio, e, di conseguenza, viene preso maggiormente di mira dalle critiche quando fa male. Sulle sue prestazioni può pesare anche il fatto che sia in prestito secco, soprattutto nel finale di stagione, in un momento come questo dove non si riesce a dare una svolta ai risultati sul campo. In maniera involontaria potrebbe essersi lasciato un po’ andare, sapendo di non fare parte del progetto futuro del Napoli”.