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Pavarese: “Napoli-Milan? Sfida tra le migliori del post lockdown. Per lo scudetto vi dico la mia…”

Giuseppe Canetti

Domenica sera allo Stadio San Paolo di Napoli andrà in scena l’attesissima sfida tra i ragazzi di Gattuso e il Milan di Ibrahimovic. Una partita che ci dirà le reali possibilità di entrambe le squadre di competere per il titolo. Luigi...

Domenica sera allo Stadio San Paolo di Napoli andrà in scena l'attesissima sfida tra i ragazzi di Gattuso e il Milan di Ibrahimovic. Una partita che ci dirà le reali possibilità di entrambe le squadre di competere per il titolo. Luigi Pavarese, ex ds dei partenopei, ai microfoni di Radio Marte, ha detto la sua sul match e sulla corsa scudetto.

Pavarese: "Ibrahimovic è un totem"

Luigi Pavarese, ai microfoni di Radio Marte, ha detto la sua sulla sfida tra gli azzurri e i rossoneri, ma anche sulla corsa scudetto:

"Napoli-Milan? Due delle squadre che hanno fatto più punti dopo il lockdown e che hanno espresso un grande gioco. Al Milan c'è un totem come Ibrahimovic, importante in campo e nella crescita dei giovani. Il Napoli è crescito in maniera esponenziale con Gattuso e gli investimenti fatti con Osimhen e Bakayoko. Possono lottare per lo Scudetto? Ho sempre sostenuto che sono 4 le pretendenti, cioè Napoli, Juventus, Inter e Atalanta. L'outsider è il Milan, più della Roma. Almeno 3 delle 4 squadre che ho indicato faranno qualche passo in più e staccheranno gli avversari. Non vedo il Milan lottare per lo Scudetto. Il Milan aveva Van Basten e gli altri olandesi ma il Napoli aveva Maradona, Renica, Giordano, Alemao. Questo Napoli può raggiungere quei livelli, la società è convinta di poter lottare. Insigne? Per me è, dopo Totti e Del Piero, il giocatore più forte degli ultimi 20 anni. Anche lui ha capito che è un grandissimo calciatore. Il Napoli è lanciatissimo, sia a livello europeo che a livello nazionale. Pure a livello societario ha raggiunto una consapevolezza, con De Laurentiis che ha fatto sì che Giuntoli potesse dare a Gattuso un organico completo. Ci sono giocatori importanti, pronti a far valere la propria determinazione. Soprattutto è un Napoli camaleontico, che durante la partita può cambiare perché ha gli uomini che lo consentono".

"Il Milan non perde da 19 partite? Credo alla legge dei grandi numeri, a Napoli sono stati cancellati. Ricordo che nel 1985/1986 la Juventus arrivava qui da 8 vittorie di fila e poi Diego ci fece godere con quella perla su punizione. Nel 1990/1991 incontriamo il Milan al San Paolo, partita tirata, andiamo in vantaggio con un gol di Maradona su rigore. Credevamo di averla vinta, qualche minuto più tardi Sacchi si arrabbia con l'arbitro per un mancato rigore su Gullit. Vuole andare via, Bigon e io lo blocchiamo e lui ritorna in panchina. Il Milan pareggia su un'invenzione di Van Basten e Gullit, finirà così. Io sedevo in panchina accanto a Bigon. Ferlaino la sera ricordo che convocò Moggi e gli disse di non volermi più in panchina perché avevo bloccato io Sacchi e loro avevano pareggiato".