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Napoli, il pagellone della stagione 2018/2019
Si è conclusa la stagione 2018/2019. Il Napoli chiude il proprio campionato confermando il secondo posto in classifica nel primo anno di Carlo Ancelotti. L'allenatore ex Real Madrid, tra i più titolati al mondo, non è riuscito a portare i trofei tanto ambiti nel capoluogo campano. L'ambiente era convinto di poter alzare subito un trofeo, magari europeo, ma così non è stato. La stagione è stata comunque positiva, lo dimostrano i risultati e la resa di alcuni singoli. Ecco allora che CalcioNapoli1926.it passerà ai raggi X ogni calciatore del Napoli, reparto per reparto. Questo speciale pagellone non poteva che partire dai portieri: Alex Meret, David Ospina e Orestis Karnezis.
Alex Meret: VOTO 7
Il giovane portiere è arrivato in azzurro dopo aver collezionato soltanto 13 presenze in Serie A con la SPAL (16 gol subìti). Un bottino davvero troppo magro per affidargli i pali della seconda forza del campionato in Champions League nel dopo Reina, per questo motivo il Napoli ha cercato la soluzione migliore: doppio acquisto dall'Udinese, oltre a Meret arriva Karnezis. Un compagno di squadra di grande esperienza, capace di guidare il suo percorso di crescita. Il greco arriva senza troppe pretese, al club di De Laurentiis non si può certamente rinunciare a 33 anni.
Un infortunio alla spalla appena arrivato nel ritiro estivo di Dimaro Folgarida blocca Meret: tanti mesi fuori, una condizione fisica da ritrovare e soprattutto una fiducia da guadagnarsi. Il suo campionato si concluderà con 14 presenze, 9 gol subìti ed una discussa espulsione per un'uscita su Cristiano Ronaldo. Una sola presenza in Coppa Italia (Milan-Napoli 2-0), che sancisce l'eliminazione dagli azzurri. Il portiere classe '97 è a difendere i pali del Napoli anche in occasione della disfatta europea contro l'Arsenal. Lo stesso giovane ragazzo, tacciato di inesperienza, è stato decisivo nel precedente match di Europa League (ritorno con il Salisburgo): in quell'occasione le sue parate ed i suoi riflessi hanno fatto la differenza. Non sono mancate neanche in Italia dimostrazioni delle sue doti, in particolare contro la sua ex SPAL. Il Napoli alla terzultima giornata sbanca Ferrara, ma il vero protagonista è Meret. Lo stadio Paolo Mazza gli tributa un lungo applauso: il numero 1 mette d'accordo entrambe le tifoserie. La giovane età dovrà divenire un punto a favore del portiere, pronto alla definitiva consacrazione dopo un anno in cui ha calcato per la prima volta palcoscenici di primissimo livello ed ha avuto a che fare con una piazza calda ed esigente. Qualità e personalità, il futuro è tutto dalla sua parte. Il pubblico di Napoli lo apprezza, consapevole di avere a difesa dei propri pali un autentico gioiello.
David Ospina: VOTO 6,5
Un arrivo a tempo quasi scaduto dall'Arsenal infiamma gli ultimi giorni di mercato del Napoli. David Ospina porta in azzurro un'esperienza europea ed un carisma che mancava nello spogliatoio dopo l'addio di Pepe Reina. Un prestito con obbligo di riscatto legato al conseguimento della 25a presenza: il colombiano trova subito la strada spianata dall'infortunio di Meret. Una maglia da titolare, ma pochissimo tempo per ambientarsi al differente calcio di Serie A. Inizio di campionato un po' titubante, ma senza mai commettere grossi errori. Molto bravo con i piedi, scatena nei tifosi azzurri i ricordi legati a Claudio Garella (portiere che in azzurro ha vinto scudetto e Coppa Italia). Il colombiano arriva soprattutto per la Champions League: Meret è forse considerato un azzardo per quella coppa, meglio puntare su un profilo di maggior esperienza. Ospina dimostra nelle sei gare di Champions di non demeritare, purtroppo il destino retrocede il Napoli in Europa League dopo aver tenuto testa a Liverpool e PSG. 17 gare in Serie A con 20 gol subìti, 6 nella massima competizione europea ed una in Coppa Italia (porta inviolata al San Paolo contro il Sassuolo). Ancelotti in conferenza stampa ne annuncia la conferma, a prescindere dal numero di gettoni collezionati. Ospina è un valore aggiunto, sul campo, nello spogliatoio, ma anche per l'immagine del club su mercati internazionali. Molto amato in Colombia, nel giro della nazionale dei Cafeteros, desideroso di restare a Napoli nonostante le assenze nel finale di stagione. Il club gli ha concesso un permesso speciale per tornare in patria ed assistere il padre malato. Il portiere non ha comunque smesso di allenarsi, a riprova della sua grandissima professionalità. Si lavora al riscatto, il suo valore è indiscutibile. Mai una parola fuori posto né una lamentela, sa bene che il titolare sarà Meret ma ciò non gli ha impedito di aiutare il giovane. Ogni allenamento è un'occasione per insegnare, una per imparare per Meret. La sua stagione è più che sufficiente, ma il prossimo anno - in caso di riscatto - dovrà lasciare il segno. I tifosi aspettano le grandi parate che portino punti importanti in classifica e scatenino il boato del San Paolo.
Orestis Karnezis: VOTO 6
Il portiere ex Udinese arriva come secondo, scala nel ruolo di terzo dopo l'approdo in Italia di Ospina. Napoli è la grande occasione della sua carriera, un treno arrivato in piena maturità. Karnezis accetta il ruolo da 'chioccia' e veste la maglia azzurra. Carlo Ancelotti dimostra di seguirlo in allenamento e non dimentica il suo impegno durante la settimana. Nove volte in campionato scende in campo, non poche presenze per un terzo portiere in Serie A. Sette gol al passivo, ma sempre buone prestazioni. Un profilo affidabile, una garanzia in caso di emergenza. Ottima gara contro l'Inter alla penultima giornata, che gli vale la conferma da titolare contro il Bologna. Qualche incertezza soltanto in quest'ultima gara, ma anche una grande parata nella sfida del Dall'Ara. Una sufficienza piena.
Il Napoli non ha mai avuto un trio di portieri così affidabile, almeno nell'era De Laurentiis. Un reparto che non avrà bisogno di ritocchi in vista della prossima stagione: Ancelotti è soddisfatto, la conferma di Ospina garantirebbe la giusta continuità. Il prossimo anno non ci sarà probabilmente la stessa rotazione tra i tre calciatori, ma la consapevolezza di una ricambi di questo livello potrebbe davvero fare la differenza.
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di Luca D'Isanto
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