A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, ex calciatore di Napoli, Inter e Milan, il quale ha parlato del futuro di Koulibaly e Osimhen.
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Damiani: “Osimhen e Koulibaly li terrei se fossi Spalletti, sono fondamentali”
Damiani: "Osimhen può ancora migliorare"
Ecco di seguito riportate le dichiarazioni:
“Mertens? Bisognerebbe capire quali siano state le vere richieste e le offerte fatte dal club. Se la richiesta è fuori budget, è automatica l’impossibilità del rinnovo. Poi sostituire Mertens a livello tecnico è un altro discorso, ma resta il fatto che questi sono ragionamenti che stanno soltanto agli agenti del calciatore e alla società.
Su Kvaratskhelia
"Kvaratskhelia? Lo conosco poco, lo vedremo nelle prime amichevoli e potremo giudicare. Il giocatore è valido se è stato scelto da Giuntoli, ma è prematuro dare giudizi nonostante si sia messo in evidenza con la sua nazionale. Non dimentichiamo poi che l’inserimento in Serie A non è da tutti e soprattutto non è immediato".
Su Criscito
"Criscito in MLS? Ha fatto bene a Genova per tanti anni, la sua scelta mi sembra giusta anche per una questione culturale, un cambio di vita. Certo, mancherà ai rossoblù perché ha fatto la storia in quel club".
Su Di Maria e Pogba
"Di Maria e Pogba? Una vera scommessa: vengono da stagioni non facili. Se stanno bene, daranno qualcosa in più alla squadra perché sanno trascinare i compagni. Di Maria è un fenomeno nell’uno-contro-uno, Pogba ha una forza incredibile e sa far gol. Oltretutto Allegri credo sia l’allenatore giusto per valorizzarli".
Su Osimhen e Koulibaly
"Osimhen e Koulibaly? Li terrei entrambi, se fossi Spalletti. Francamente sono fondamentali: Osimhen addirittura può ancora migliorare. Un’eventuale scelta tra i due va fatta in base alla possibile alternativa, ad un possibile sostituto che arriverebbe a coprire le loro assenze".
Su Coca-Cola
"Coca-Cola partner del Napoli? Ho lavorato in pubblicità e so cosa vuol dire, ci sono strategie per le quali la Coca-Cola aveva bisogno di espandersi al Sud, dove è meno diffusa che al Nord. Napoli in questo senso può essere un gran veicolo, tra l’altro il sol fatto che un’azienda simile si sia interessata al Napoli e a Napoli mi fa soltanto un gran piacere”.
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