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Borghi: “Osimhen può fare la differenza, a Bologna ha dato un segnale forte”

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Le dichiarazioni di Stefano Borghi a Radio Kiss Kiss sul Napoli di Spalletti

Raffaele Troiano

A pochi giorni da Venezia-Napoli, a Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto il telecronista di DAZN Stefano Borghi. Ha parlato in generale della squadra di Spalletti, ed ha espresso la sua idea su Osimhen e altri calciatori partenopei.

Borghi su Osimhen, Anguissa e Lobotka

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Di seguito le dichiarazioni di Stefano Borghi a Radio Kiss Kiss Napoli:

"Febbraio importante per il Napoli? In Europa c'è uno dei Barcellona tra i più battibili dell'ultimo decennio. In campionato il Napoli affronta il Venezia e ha l'occasione di prendere il pieno entusiasmo nella corsa scudetto: già nelle ultime partite ha fatto un grande mercato di recuperi, a partire da Osimhen".

Su Osimhen:

"Osimhen fa la differenza, incide ed è determinante: commenterò la partita di Venezia e ho commentato quella col Bologna, Victor andò a contendere il pallone alto ed era un'immagine forte vederlo saltare senza paura dopo l'infortunio. Lui ha voglia di titolarità, di spingere il Napoli: questo è un valore davvero grande".

Su Mathias Olivera:

"Secondo me è un buon giocatore, arrivato al punto tale da poter fare un salto dal Getafe al Napoli: è un laterale sinistro con molta intensità, propositivo, e che dà il meglio quando può avere molto spazio sulla fascia. Arriva sempre sul fondo, è un esterno perforante: non alla Theo Hernandez. Mati Olivera gioca con un altro esterno offensivo davanti e non ha la cavalcata di Theo o di Gosens. Però ha le caratteristiche per arrivarci, ha intensità e ha le qualità per essere un terzino da difesa a quattro con i giusti valori tecnici che il calcio di oggi richiede".

Lobotka o Anguissa:

"Per fortuna non sono un allenatore. Stanislav sta facendo una stagione straordinaria e lo seguivo già dai tempi di Vigo: è incisivo, distribuisce bene, dà equilibrio e costruzione. Forse è il migliore anno della sua carriera. Però Anguissa abbiamo visto quanto ha cambiato il Napoli sin dalla prima partita. Il problema migliore possibile per un allenatore?L'abbondanza, perché poi ci sono i cinque cambi".