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Questo Napoli (ed Osimhen) è insaziabile: superata la Fiorentina. Che la festa abbia inizio!

Prima sbaglia, poi si rialza e timbra di forza. Il nigeriano sogna in grande, così come la sua squadra

Sembra Natale, ma non lo è: quanto sta accadendo ai piedi del Vesuvio può superare qualsiasi festività. Il sole batte più forte delle altre volte ed i problemi non esistono: tutto d'un tratto, nella terra di Partenope non esistono grattacapi. C'è una parola chiave: festeggiare. È il giorno di Napoli-Fiorentina: è la prima partita degli azzurri - al Maradona - da Campioni d'Italia. Tanto turnover per Spalletti, pochi titolari, come se il tecnico di Certaldo volesse far partecipare alla festa tutti: dai protagonisti a chi ha lavorato dietro le quinte.

Tanto Napoli sugli spalti, poco in campo

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È un primo tempo che non sorride ai ragazzi di Spalletti. La Fiorentina gioca bene, e la scelta di schierare chi non ha accumulato tanti minuti nel corso della stagione non premia il tecnico ex Inter. Jovic è più di un problema per Ostigard, che non lo prende quasi mai. Il serbo cerca di colpire prima spedendo la sfera lontano dallo specchio della porta, poi risvegliando i riflessi dell'ex compagno Gollini: tiro ravvicinato, ma risposta più che decisiva del portiere italiano. Il Napoli non alza mai l'asticella: ci prova il solito Osimhen al 43', ma il suo tiro sibila il palo e si accomoda sull'esterno della rete.

Sale in cattedra Lobotka

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Nei secondi 45', la Fiorentina non la vede praticamente mai. Entra Lobotka, cambia regista ed il Napoli gira che è una meraviglia. È proprio da una giocata superlativa dello slovacco che Osimhen si trova difronte a Terracciano per capitalizzare il calcio di rigore conquistato dall'ex Celta Vigo, ma l'estremo difensore dei Viola non è dello stesso parere e respinge il tiro al lato. Continua la personale sfida del centravanti degli azzurri contro la Fiorentina (a secco anche all'andata). Per questioni di centimetri non riesce a spedire in porta una delizia - forse leggermente lunga - di Olivera. Poi colpisce la traversa, ma a gioco fermo. Al 72' Kvaratskhelia inventa e si guadagna il secondo calcio di rigore di giornata: i protagonisti non cambiano, il finale si. Osimhen timbra e firma la rete del vantaggio. La squadra di Italiano continua a macinare gioco. A 10' dal fischio finale, Nico Gonzalez sciupa una grande occasione calciando fuori dallo specchio della porta. Da una grande verticalizzazione di Jovic nasce l'ultima occasione per la squadra ospite, ma Kouamé non finalizza. Termina 1-0: inizia la festa al Maradona.