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Onofri: “Ieri il tridente e il pressing dell’Italia mi è piaciuto. Ecco cosa bisogna cambiare”

Redazione

Claudio Onofri, ex calciatore, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC sulla situazione del Napoli

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC è intervenuto Claudio Onofri, ex calciatore: “E' chiaro che tu giochi contro una Nazionale che non è il Brasile, ma l’Ucraina ha giocatori importanti. In Italia il rapporto con le altre potenze europee è diminuito di 2 o 3 gradini. È diminuito perché Immobile segna in italia ogni cinque minuti, ma in Italia sembra un calciatore mediocre. Bernardeschi nella Juve è un calciatore eccezionale, ma ha difficoltà contro. Il calcio italiano bisogna che si metta in testa di aspettare un ricambio generazionale che potrebbe arrivare. Ci sono giovani che stanno facendo bene come Pellegrini e Barella. Cosa deve modificare il calcio attuale? Una volta ci potevamo permettere di prendere Van Basten o Ibrahimovic. Diminuivi il valore prospettico dei nostri giovani, ma poi lo rimpiazzavi con il valore tecnico e spettacolare di certi giocatori. Oggi non è così. Abbiamo stranieri bravi, ma non eccezionali. Ce ne sono tanti che potrebbero tranquillamente sostituiti da giocatori della Primavera. Poi è ovvio che certi giovani non abbiano la possibilità di migliorare. Noi vogliamo i giovani, ma poi se sbaglia una partita lo massacriamo e ce la prendiamo col presidente perché ha sbagliato una partita. Tridente di ieri? Mi piace. Ieri i primi venti minuti ho avuto una sensazione molto buona. Si spostavano nelle posizioni giuste dove erano rimasti una volta ultimata l’azione offensiva. Questo è un dictat importante che gli ha dato mancini. Facevano un pressing molto alto, hanno buone qualità tutti e 3. Il discorso è che ogni tanto un centravanti ti serve. È lo stesso discorso che si fa per il Napoli. È normale che con Callejon, Mertens e Insigne fai un calcio spettacolare, ma ogni tanto serve qualche pallone in mezzo magari per Milik. Il centravanti serve. Genova riuscirà a rialzarsi? È un esempio molto scomodo da fare. Qui per rialzarsi bisogna avere la forza di farlo e Genova ce l’ha, però, bisogna avere anche una grande mano da chi comanda e gestisce questi aspetti. A Genova saranno tirchi però quando c’è da tirar la forza, il genovese in questo senso non ha rivali”.