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Odissea sul Frecciarossa Torino-Napoli con tanti tifosi: una donna si sente male

Redazione

Per ogni 200 km, 4 ore di Frecciarossa. Domenica da incubo per centinaia di passeggeri – molti dei quali napoletani – saliti stamane alle 8.30, a Torino, sul treno dell’Alta Velocità diretto a sud. Dopo appena 15 minuti,...

Per ogni 200 km, 4 ore di Frecciarossa. Domenica da incubo per centinaia di passeggeri - molti dei quali napoletani - saliti stamane alle 8.30, a Torino, sul treno dell'Alta Velocità diretto a sud. Dopo appena 15 minuti, il treno numero 9305/9307 si è fermato restando immobile per oltre 2 ore e mezza. Spiegazioni? Zero. Solo una labile e scontata comunicazione di ‘guasto tecnico'. Ma l'odissea è proseguita: il treno si è fermato poi nella stazione di Torino Stura, dove i passeggeri sono stati costretti a trasbordare su un altro Freccia. Ma la via crucis non è finita. Altre soste e ritardi accumulati a Milano e Reggio Emilia. Una donna, intorno alle 12, è stata colta da malore ed è stata diffusa la richiesta di un medico. Proteste via via più accese da parte dei passeggeri e risposte sempre laconiche - al limite del ridicolo - da parte del personale. Duro confronto tra un avvocato e il capotreno: 'Com'è possibile che non ci spieghiate neanche perchè stiamo subendo questi ritardi ?'. Risposta : 'Ma abbiamo fatto le comunicazioni dovute'. Il passeggero urla: 'Quali comunicazioni dovute ? Le due stitiche parole : 'guasto tecnico' . E com'è possibile che un guasto tecnico continui nonostante si cambi treno ?'. Il viaggio di chi è salito alle 8.30 sul Freccia da Torino doveva concludersi alle 13 a Napoli Centrale: invece all'una i passeggeri erano ancora in Emilia e non avevano certezze sull'ora esatta di rientro. A bordo, numerosi professionisti e tifosi azzurri provenienti dall'Allianz Stadium per l'incontro Juventus-Napoli, lo straordinario spettacolo di calcio di ieri, dall'esito amarissimo per il Napoli. E tra disagio, caldo e rabbia per il disservizio, c'è anche chi impreca contro un fine settimana disseminato di cattive sorprese, per qualcuno anzi 'segnato dall'inizio alla fine' - lo riporta  Repubblica.