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(Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Francesco Oddo, ex allenatore di Salernitana e Venezia, il quale ha trattato diversi tra cui il Napoli, la Juventus e le vicende delle sue due ex squadre.
Ecco di seguito riportate le dichiarazioni:
"Bisogna fare riferimento alla classifica e l'Inter è prima. Sta giocando un buon calcio e non era facile dopo Conte e Inzaghi è riuscito a cambiarla in poco tempo facendo anche i risultati. Il Milan fino ad un certo punto della stagione ha fatto molto bene, poi il Covid ha scombinato un po' il rendimento di alcune squadre tra cui i rossoneri. Non hanno una rosa lunga quanto altre squadre".
"Io sono tra quelli che propugnano il gioco moderno, propositivo. Non deve essere estremizzato come in tanti casi che portano a tantissimi passaggi verso il portiere: serve equilibro tattico, ma sempre volto all'offensività. Non è tra quelli che prediligo, sono d'accordo in parte con quanto detto per esempio da Adani. Se non dovesse arrivare al quarto posto è fallimento, la Juventus non può accontentarsi di arrivare in Europa League, deve mirare a ben altro. E' una società strutturata e forte, a gennaio ha speso molto per ovviare a quei difetti che si sono manifestati".
"E' una tra le squadre che per organico è la più forte del campionato. Anche il Napoli è stato debilitato dalle assenze, come l'infortunio di Osimhen, poi la Coppa d'Africa, negli ultimi tempi non ha fatto grandissimi risultati. E' una delle squadre più forti in assoluto".
"I giocatori forti forti devono sempre giocare. E' compito dell'allenatore metterli in campo, le alternative tra calciatori che hanno valori assoluti è un controsenso, è il resto della squadra che si deve adattare alla presenza dei due campioni".
"Barella. E' un giocatore a tutto campo che sa fare tutto, forte sotto il profilo fisico che corre quando gli altri iniziano a camminare. Lo era Chiesa prima dell'infortunio, è una perdita grave per la Juventus. Insigne attualmente non è in questa lista, è un professionista che cercherà di fare il suo dovere ma non è la stessa cosa farlo avendo già in testa che a giugno andrà via".
"La Salernitana l'ammiro molto, soprattutto la nuova gestione. E' una società che mira al futuro ed è quindi ammirevole. Ha fatto 10 acquisti, ma è un punto interrogativo a questo punto della stagione perché dipende da come si integrano nella squadra. La distanza è ampia dalla salvezza ma colmabile anche se con molta difficoltà. Il Venezia ha una struttura di squadra già solida, mi piace come gioca, l'allenatore come mette in campo la squadra. Mezzi tecnici non ce ne sono tantissimi, ma supplisce con il lavoro di tutti quanti per la squadra, fatto nel modo giusto. Auguro ad entrambe la salvezza.
"E' un ricordo indimenticabile, una cosa bellissima che rimane nel tempo, un'emozione grandissima. di gioie nella mia carriera le ho avute, moralmente raggiunsi la salvezza con la Salernitana anche se per un punto retrocedemmo. Fu amara e dubbia, ma diedi tutto per Salerno. E' chiaro che quello raggiunto da Massimo dal punto di vista sportivo è bello".
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